Anche la Francia ha la propria “Motor Valley”. Si trova nel nord del Paese, nella regione dell’Alta Francia. In quest’area sorgono alcuni fra gli stabilimenti più importanti, costruiti a partire dagli anni ’60 dalle case automobilistiche transalpine e da marchi stranieri come Toyota. In questa zona si trovano tre impianti di proprietà di Renault, che ricoprono un ruolo di fondamentale importanza nel piano strategico “Renaulution”. La casa automobilistica francese sta tirando su la propria “ElectriCity”, l’area che darà vita alla gamma 100% elettrica di domani, proprio nell’Alta Francia, grazie allo stabilimento principale di Douai e quelli di Maubeuge e Ruitz.
Fabbrica Renault: gli albori
Vediamo le caratteristiche dell’impianto di Douai. Questa fabbrica, che si estende su una superficie di 320.000 metri quadrati nella quale lavorano oltre 2.300 dipendenti che producono più di 150.000 veicoli l’anno, nasce nel 1970, in contemporanea con quella della vicina Ruitz, riservata alla produzione di cambi e trasmissioni. All’inizio la fabbrica di Douai sforna lamierati per gli altri stabilimenti, ma presto affianca l’impianto di Flins nella produzione della piccola Renault 5, per dedicarsi successivamente a modelli medi e compatti come le Renault 14, 9 e 11, 21, 19. Nel 1995-96 la Megane prende il posto della Renault 19, portando con sé la novità della variante monovolume Scenic: Douai si specializza in questa particolare nicchia di modelli compatti a vocazione familiare, che otterrà un grande successo e, successivamente, produrrà anche le nuove generazioni insieme ad alcune varianti della stessa Megane e, più di recente, l’ultimo Espace V e la Talisman.
Fabbrica Renault: il cuore pulsante della ElectriCity
Renault, nel 2018, decide di puntare su Douai per dare il via alla prossima produzione di una nuova generazione di modelli elettrici basati su una piattaforma sviluppata all’interno dell’alleanza con Nissan, della quale fa parte anche Mitsubishi. Il piano Renaulution viene annunciato a inizio 2021, poco dopo la partenza del processo di conversione con cui Douai, Ruitz e Maubeuge (che ospita la produzione di multispazio e van compatti della famiglia Kangoo), formano parte di un unico complesso produttivo coordinato chiamato, appunto, ElectriCity.
Il passaggio dalla produzione di modelli endotermici a quella di vetture elettrificate obbliga Douai a una riorganizzazione e ristrutturazione dei locali delle linee di assemblaggio per montare una catena da 400 postazioni e nuove attrezzature automatizzate. Viene confermato soltanto il 20% delle precedenti strutture: alla fine dei lavori i 38.000 metri quadrati dell’edificio principale riescono a ospitare, oltre alla nuova linea più moderna e razionale, anche un’area di assemblaggio per i pack batterie.
Fabbrica Renault: la flessibilità al centro delle nuove strategie
Più che sull’aumento della produzione, il piano globale elaborato da Renault punta sulla creazione di valore da conservare nel tempo, grazie anche all’iniziativa “Re-Factory” per il recupero, la conversione, l’aggiornamento e il riciclaggio delle vetture più vecchie. Per questo motivo gli investimenti puntano ad accrescere la flessibilità dell’impianto di Douai, più che ad aumentare la capacità di produzione. In appena sette settimane, a cavallo tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, la linea di produzione della carrozzeria e quella di assemblaggio vengono modificate per poter ospitare veicoli con motori tradizionali, elettrificati oppure totalmente elettrici. È un passo voluto dal marchio per portare avanti il passaggio graduale alle zero emissioni senza dover ricorrere a nuove riorganizzazioni, secondo le differenti richieste dei mercati, ma conservando il ritmo di 60 automobili l’ora.
I punti chiave delle innovazioni riguardano le piattaforme di montaggio ad altezza variabile, che consentono di installare interni e altri componenti per qualunque modello e carrozzeria regolando l’altezza di lavoro da 20 a 130 cm con la massima comodità ed ergonomia per i lavoratori. Inoltre, al posto del vecchio sistema di illuminazione, è stato installato uno interamente a Led che ha consentito un primo abbattimento dei consumi energetici. Modifiche anche alla logistica, con la ricollocazione dei magazzini ricambi e la preparazione di kit di assemblaggio che accelerano il processo costruttivo. A questo si aggiungono i supporti per gli attrezzi che sono integrati nella linea stessa e seguono le auto in fase di costruzione e i diversi componenti distribuiti da robot automatizzati, che si trovano sempre nel posto giusto.
Fabbrica Renault: nuovi modelli e altre novità per i prossimi anni
In meno di due anni, la nuova linea ha prodotto circa 3.000 Megane E-Tech Electric (solo 600 nel 2021) alle quali si sommeranno nuovi modelli piccoli e compatti come la Renault 5 elettrica in arrivo quest’anno e la nuova Scenic, anch’essa elettrica, anticipata da una recente concept car. Entro il 2025 Renault vuole portare la produzione complessiva della ElectriCity a 480.000 veicoli elettrici l’anno e dal 2024, in collaborazione con i partner di AESC, ha intenzione di aprire proprio accanto a Douai una gigafactory per la produzione di batterie.