L’impianto di Pomigliano d’Arco, vicino a Napoli, oggi produce la Fiat Panda, vera e propria best seller del gruppo Stellantis. La terza generazione dell’automobile più venduta in Italia lo scorso anno esce dalla fabbrica campana, storica roccaforte Alfa Romeo che, recentemente, è tornata a sfornare anche un modello del Biscione, Tonale. Nella sua lunga storia, il sito partenopeo ha vissuto una costante evoluzione, fino a diventare uno dei gioielli prima di Fca e ora di Stellantis, grazie all’assegnazione di vari modelli di grande importanza.
La nascita dello stabilimento di auto risale alla fine degli anni ’60, anche se l’attività industriale a Pomigliano è datata 1938, come centro aeronautico d’eccellenza voluto dall’I.R.I. (Istituto per la Ricostruzione Industriale). Il sito viene bombardato durante il secondo conflitto mondiale e ricostruito poco dopo: nel corso degli anni inizia l’assemblaggio di veicoli commerciali e, tra il 1962 e il 1964, della prima vettura: la Renault 4, prodotta su licenza da Alfa Romeo con entrambi i loghi sulla calandra.
Il cambio di passo nei primi anni ’70
Sul finire degli anni ’60 l’aeroporto chiude e si interrompe anche la produzione aeronautica: a questo punto Alfa Romeo decide di convertire il sito campano in una vera fabbrica di auto, con il nome Alfasud di Pomigliano. La struttura viene ammodernata e la vettura, chiamata anch’essa Alfasud, inizia a essere prodotta nel 1972. Le difficoltà non mancano, con vari problemi di gestione della forza lavoro, ma la fabbrica riesce a reggere l’urto e l’Alfasud viene prodotta in quasi 900.000 unità, seguita dalle eredi come la 33, la 145, la 146 e la 147. Nel corso degli anni si sono aggiunte anche le vetture medie, come la 155 e la 156, la GT, la 159 e contemporaneamente, dopo l’ingresso di Alfa Romeo nel gruppo Fiat nel 1986, modelli come Autobianchi Y10, la seconda generazione di Lancia Delta e la prima Fiat Tipo. Nel 2008, con la trasformazione di Fiat in Fiat Group, la fabbrica cambia nome e diventa “Stabilimento Giambattista Vico”, in onore dello storico filosofo napoletano.
Con Fiat Panda inizia una nuova era
La produzione delle Alfa Romeo a Pomigliano termina fra il 2010 e il 2011, a seguito della riduzione della gamma, e lascia il posto alla Fiat Panda di terza generazione. In circa dieci anni sono state assemblate oltre 1,4 milioni di unità, cifra che permette alla fabbrica campana di tagliare il traguardo di 5 milioni di vetture prodotte dai tempi della prima Alfasud.
Il sito è stato sottoposto a un profondo ammodernamento per accogliere Panda, la star del gruppo Stellantis. I cambiamenti, tre anni dopo, hanno fruttato la medaglia d’oro del World Class Manufacturing per l’efficienza e l’organizzazione dei processi produttivi. Sulle linee produttive, in realtà, era già possibile ospitare più modelli di piattaforme differenti, anche se questa potenzialità è stata sfruttata solo ora con l’arrivo dell’Alfa Romeo Tonale.
Più efficienza con le ultime novità
Per l’arrivo di Tonale, il Suv compatto ibrido che segna il ritorno di Alfa Romeo a Pomigliano, sono stati necessari alcuni adeguamenti: al fianco della prima piattaforma ibrida, sono state introdotte anche nuove procedure per l’ottimizzazione dei consumi di energia e la riduzione dei rifiuti da smaltire, soprattutto nei reparti di lastroferratura e verniciatura.