La BMW M3 oggi è giunta alla sesta generazione, ma il mito è iniziato nel 1985 con la M3 E30, la versione più amata di sempre che ha fatto nascere la leggenda delle vetture sportive della casa di Monaco di Baviera. La sigla M, nella gamma del costruttore tedesco, sta a indicare i modelli elaborati dal reparto Motorsport. La M3 affianca l’Audi Quattro e la Mercedes 190 Evoluzione per formare il trio che negli anni ’80 ha inaugurato la tradizione di vetture medie dalla marcata vocazione sportiva. La BMW M3, in particolare, per tutti gli appassionati, è il modello che ha dato il via alla dinastia M in generale, anche se in realtà prima di lei ci sono state la M1 e la M5, ma tanta è la popolarità della derivata dalla Serie 3 da essere quasi definita la capostipite di un’era.
Tutto inizia con la voglia di primeggiare in DTM
La prima BMW M3 arriva per contrastare altre auto stradali dalle alte prestazioni, come la Mercedes 190 2.3-16, che rappresentano la base per l’omologazione delle versioni con cui gareggiare nei campionati per vetture turismo Gruppo A. I vertici di BMW vogliono tornare protagonisti nel campionato DTM: nasce così la M3, dalla quale sarebbe derivata la variante per le corse omologata con specifiche tecniche di Gruppo A. La sportiva si basa sulla seconda generazione della Serie 3, siglata E30, ed è una berlina a due porte lunga poco più di 4,3 metri e con un passo di 2,56 e non una coupé, che arriverà solo con la seconda generazione, la E36. La M3, rispetto alla serie 3, ha il telaio rivisitato, carreggiate ampliate e parafanghi bombati, coperchio del bagagliaio con un alettone, montanti posteriori e, ovviamente, un motore da corsa.
Il primo motore 16V su una Serie 3
Il propulsore della M3 si basa sul 2 litri di Formula 2, con cilindrata portata a 2,3 litri, e con la nuova testata a 16V, la prima utilizzata su un modello della Serie 3. Grazie a questi accorgimenti, il motore è in grado di erogare 200 CV a 6.750 giri (5 CV in meno nella versione catalizzata) e di far raggiungere alla M3 i 235 km/h con 0-100 in meno di 7 secondi. L’auto pesa soltanto 1.200 kg e ha il cambio manuale a 5 marce e differenziale autobloccante al 25%.
Più CV con le versioni Evo
Nel caso della M3 successi sportivi ed evoluzione tecnica sono sempre andati a braccetto: già nel 1988 arriva un sostanziale aggiornamento meccanico, che aumenta la potenza massima di una ventina di CV. La versione catalizzata arriva a 215 CV e viene denominata “Evolution” o più semplicemente Evo I. Quella senza catalizzatore, detta Evo II, garantisce prestazioni analoghe: tutte e due raggiungono i 240 km/h e sono caratterizzate da ruote con cerchi da 16 x 7,5 pollici, lunotto e finestrini più sottili e leggeri, splitter anteriore più grande e spoiler posteriore aggiuntivo.
Nel 1989 arrivano la cabriolet e la Sport Evolution
Un anno dopo le prime Evo, è l’ora della prima e unica modifica alla carrozzeria: la M3 cabriolet ha il motore meno potente della M3 prima serie, quello da 200 CV, che in ogni caso è in grado di farle raggiungere i 228 km/h. Novità anche per la berlina, che si arricchisce di una Evoluzione in edizione limitata, dovuta alla necessità di dover omologare una nuova versione da competizione. La Sport Evolution, chiamata anche Evo III, è dotata di motore da 2,5 litri e 238 CV a 7.000 giri e particolari dedicati, come splitter anteriore regolabile e alettone più grande, griglia del paraurti maggiorata e, in sostituzione dei fendinebbia, condotti per ventilare meglio i freni.
Nel 1993 è l’ora della seconda generazione
La M3 E30 resta in produzione fino al 1992 e lascia il posto, a partire dall’anno seguente, alla versione basata sulla E36. La nuova M3 è una vera coupé a 6 cilindri, anche se per tutti gli appassionati il vero e unico mito resta la prima generazione. La nuova M3 è spinta dal 6 cilindri in linea da 2.990 cc da 286 CV, che la porta fino alla velocità massima dichiarata di 250 km/h (autolimitata elettronicamente) con uno scatto da 0 a 100 km/h in 5.7”. Questi numeri fanno della M3 E36 un punto di riferimento fra le vetture ad alte prestazioni di fascia medio-alta.
Niente berlina con la terza generazione
Nel 2000 debutta la terza generazione, la M3 E46, prodotta in versione coupé e cabrio, ma non berlina, dato il minor successo commerciale di questa carrozzeria. È dotata di nuovo motore a 6 cilindri da 3,2 litri con una potenza di 343 CV a 7.900 giri/min e una coppia di 365 Nm a 4.900 giri/min, raggiunge i 250 km/h autolimitati e accelera da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi. A livello estetico è più vistosa della serie precedente, con parafanghi allargati, bombatura del cofano anteriore, branchie laterali sui parafanghi anteriori con logo M3 e i quattro terminali di scarico, per la prima volta montati su una M3.
Nel 2007 arriva il motore a 8 cilindri
La quarta generazione, prodotta dal 2007 al 2013, è caratterizzata da soluzioni tecniche e meccaniche all’avanguardia ispirate alla Formula 1. Il motore a 6 cilindri lascia spazio a un 8 cilindri a V da 3.999 cm cubici e 420 CV con una coppia di 400 Nm a 3900 giri/min ed è caratterizzato da soluzioni tipiche di una vettura da competizione, come una valvola a farfalla per ogni cilindro, cosa molto rara per un motore di serie. La velocità massima è di 250 km/h limitati elettronicamente e lo scatto da 0 a 100 km/h è di 4”8 per la versione con cambio manuale a sei marce e 4”6 per quella con il cambio sequenziale DKG.
Dal ritorno del 6 cilindri alla novità station-wagon
La quinta generazione, la M3 F80 è prodotta dal 2014 al 2018, solo con carrozzeria berlina 4 porte; mentre la coupé viene chiamata M4. La F80 vede il ritorno di un motore a 6 cilindri in linea, un 3 litri biturbo da 431 CV: è la prima volta in cui una M3 di serie viene equipaggiata con un motore sovralimentato. Nel 2020 viene presentata la G80, la sesta generazione della M3, basata sulla settima generazione della Serie 3 lanciata due anni prima. Anche in questo caso, la versione coupé viene indicata con il nome M4, giunta alla seconda generazione. Per la prima volta la M3 viene prevista anche come station wagon, disponibile solo in versione Competition con trazione integrale e cambio automatico. L’attuale M3 è spinta da un motore da 3 litri biturbo 6 cilindri in linea da 480 CV e 550 Nm di coppia massima per la M3 di base del 2020 e da 510 CV e 650 Nm per la versione Competition. Altra novità, a partire dal 2021, l’arrivo di un’inedita versione a trazione integrale, per la prima volta disponibile su una M3.