Dopo lo stop alla produzione di Fiesta, Ford annuncia l’addio anche alla Focus. I dirigenti della casa americana hanno anticipato che la vettura uscirà di produzione nel 2025 e non sarà sostituita. Non è da escludere neanche un’uscita di scena anticipata, visto che le vendite sono crollate del 41% tra il 2020 e il 2021. L’auto media di Ford abbandonerà il mercato dopo 27 anni di brillante carriera, per lasciare spazio ai Suv, sempre più richiesti sul mercato, e alle vetture elettriche.
Le logiche di mercato che penalizzano berline, medie e station wagon a favore di modelli rialzati, e le decisioni della politica hanno, di fatto, segnato la fine della Focus. Il numero di Ford Puma vendute è cresciuto, mentre i numeri di Fiesta e Focus sono crollati negli ultimi anni e la scelta della casa dell’Ovale Blu di offrire la carrozzeria rialzata Active non ha portato i frutti sperati. L’addio alla Focus è una conseguenza della fine della produzione di auto nella fabbrica tedesca di Saarlouis, dove viene assemblata la berlina: Ford ha scelto lo stabilimento di Valencia per la produzione dei modelli elettrici di nuova generazione. Da qui al 2026 l’obiettivo è riuscire a vendere due milioni di modelli a batteria, dei quali 600.000 in Europa.
La storia ha inizio nel 1998
La Ford Focus arriva sul mercato europeo nel 1998, in sostituzione della Escort, e due anni dopo debutta anche negli Stati Uniti. Fin dall’uscita ha seguito due linee di sviluppo diversificate. La seconda serie approda in Europa nel 2004, con una versione completamente nuova; mentre nel Nord America la prima serie viene aggiornata profondamente nel 2007 per poi essere sostituita da un nuovo modello, la Focus terza serie, uguale per tutti i mercati. Nel 1999 è stata eletta Auto dell’Anno in Europa e nel 2012, con più di un milione di unità, è stata l’auto più venduta al mondo.
La berlina Ford si presenta al Salone di Parigi del 1998 in quattro versioni: 3 porte, 5 porte, 4 porte e station wagon. Nel 2002 subisce un leggero restyling e, alla fine del 2004, lascia il posto alla seconda generazione. Le motorizzazioni benzina vanno dal 1.4 Zetec-SE 16V da 75 CV al 2.0 Duratec RS Turbo 16V da 215 CV e i propulsori diesel spaziano dal 1.8 Endura-DI 8V da 75 CV al 1.8 Duratorq DLD-418 8V da 115 CV.
Dalla monovolume alla versione crossover
La seconda generazione è disponibile nelle versioni 3, 4, 5 porte e station wagon, alle quali si aggiungono, per la prima volta, anche una monovolume, la C-Max, e una versione coupé-cabriolet presentata al Salone di Parigi 2004 e realizzata da Pininfarina. Le motorizzazioni diesel vengono sviluppate in collaborazione con il gruppo PSA. Il sipario sulla Focus di terza generazione si alza al Salone di Detroit a inizio 2010. Le versioni 3 porte e coupé-cabriolet non ci sono più; mentre nel 2013 esordisce la Focus ST nella variante station wagon, a cui fa seguito la RS dotata, per la prima volta, di trazione integrale permanente. Nell’autunno del 2014 Focus è oggetto di un radicale restyling.
La quarta e ultima generazione viene presentata a Londra il 10 aprile 2018 e arriva sul mercato due mesi dopo. Alla berlina 5 porte, 4 porte e station wagon “SW”, si affianca la crossover “Active”. Il restyling arriva nell’ottobre 2021 e porta in dote un display del sistema multimediale da 13,2 pollici abbinato all’ultima versione del sistema Sync4. Per quanto riguarda le motorizzazioni, nella gamma benzina troviamo soltanto unità ibride leggere a 3 cilindri EcoBoost da 125 o 155 CV e in quella diesel solamente il motore da 1,5 litri da 88 kW (120 CV).