Svelata alla Monterey Car Week in California, la Lamborghini Lanzador rappresenta la prima vettura completamente elettrica della casa del Toro. Questa concept car anticipa la futura EV attesa per il 2028 e si distingue per una configurazione dell’abitacolo 2+2 e linee da crossover a due porte. Grazie a due motori elettrici, garantisce la trazione integrale e promette una potenza superiore al megawatt, corrispondente a oltre 1.360 CV.
Di seguito ecco la scheda tecnica della Lamborghini Lanzador:
Scheda Tecnica | |
Numero posti | 4 |
Bagagliaio | – |
Alimentazioni | Elettrica |
Classe | – |
CV | 1.360 CV |
Prezzo (da) | – |
INDICE |
Dimensioni |
Interni |
Esterni |
Motori |
Consumi |
Perché comprarla |
Con un’altezza di soli 1,5 metri, la Lanzador si eleva da terra più di una Huracan o Aventador, ma mantiene un profilo piuttosto basso. Sebbene manchino ancora dati ufficiali, dalle immagini si deduce una lunghezza inferiore ai 5 metri e un passo che non supera i 3 metri.
L’abitacolo della Lanzador è stato progettato mettendo al primo posto spazio e praticità. Grazie al powertrain elettrico, dispone di un portellone posteriore e un vano anteriore, offrendo flessibilità tra passeggeri e bagagli. La Lanzador va oltre, proponendo soluzioni per trasportare attrezzature sportive senza accessoristica sul tetto. Al volante, l’esperienza è pura Lamborghini: la console centrale a Y e il “tamburo” dei comandi sottolineano l’eredità del marchio, mentre pannelli digitali a scomparsa forniscono informazioni ai passeggeri.
L’uso di materiali sostenibili Made in Italy, come lana e plastica riciclata, evidenzia l’attenzione alla sostenibilità. Infine, l’approccio innovativo alla dinamica di guida, con software avanzati e la possibilità per il guidatore di personalizzare molteplici aspetti della vettura, promette un’esperienza di guida unica, mantenendo le emozioni tipiche di Lamborghini.
La Lanzador si presenta come una crossover estrema che unisce le caratteristiche di una coupé con quelle di un SUV, senza sconfinare completamente in quest’ultimo. Con cerchi da 23 pollici, passaruota allargati e una luce a terra considerevole, contrapposta ad un tetto basso, la vettura risulta alta 1,5 metri, 13 cm meno della Urus, pur mantenendo un aspetto audace e dinamico.
Le sue proporzioni innovano il design Lamborghini, facendo da ponte tra le biposto e la Urus. Il colore unico, Azzurro Abissale, e l’ispirazione tratta dalle prime 350 e 400 GT rivelano un ritorno alle origini del marchio, reinterpretato per il nuovo millennio. L’attenzione all’aerodinamica è evidente, con un sistema evoluto dal precedente ALA e che influenza prestazioni e autonomia. Questo permette la regolazione di elementi come lo splitter anteriore e il diffusore posteriore, accompagnato da cerchi aerodinamici e air curtain per ottimizzare i flussi d’aria. Due impostazioni, Downforce ed Efficient, garantiscono versatilità tra prestazioni pure ed efficienza energetica.
La Lanzador, sviluppata su una piattaforma sviluppata insieme agli altri marchi di punta del gruppo Volkswagen, è spinta da un sistema elettrico dotato di due motori, uno per assale, a garanzia della trazione integrale. Il sistema però, offre una marcata predominanza della trazione posteriore per ottimizzare la dinamica di guida. Benché manchino dettagli specifici sul powertrain, possiamo aspettarci una potenza “superiore al megawatt“, traducendosi in oltre 1.360 CV.
Sul fronte dei consumi, la Lamborghini Lanzador, mantiene un certo mistero riguardo al suo powertrain, anche se già si specula sull’utilizzo della piattaforma PPE. In termini di autonomia, pur non avendo dati ufficiali, Lamborghini assicura percorrenze adeguate al tipo di auto e alle prestazioni in gioco.
- Innovazione: la Lanzador rappresenta il vertice della tecnologia elettrica, combinando prestazioni elevate ad un impatto ambientale ridotto.
- Esclusività: come ogni Lamborghini che si rispetti, anche la Lanzador rappresenterà una sorta di status simbol.
- Tradizione: la Lanzador mantiene l’essenza e il carisma che da sempre caratterizzano il marchio del Toro, in equilibrio tra passato e futuro.