In Italia l’auto elettrica stenta a decollare. A volte va meglio, a volte peggio, ma la sostanza non cambia: la quota di mercato non si schioda da quel 3% che relega questo tipo di auto a dir poco a una nicchia ristretta. In Europa, dove pure si registra un calo delle immatricolazioni, le vetture a zero emissioni hanno toccato una media di oltre il 16%, tanto per dare le dovute proporzioni.
Ma le cose cambieranno? Nei prossimi anni le auto elettriche prenderanno piede (in modo consistente) anche da noi? A fare chiarezza arriva oggi il report annuale di Motus-E, associazione che raggruppa sotto lo stesso tetto quasi cento aziende che operano nel campo dell’automotive e dell’energia e che concorrono ognuna con le proprie competenze alla creazione di una nuova mobilità.
Si potrebbe arrivare presto a 10 milioni di auto elettriche
Guardando i dati, le auto elettriche circolanti attualmente sulle nostre strade sono poco più di 250.000. Secondo gli studi di Motus-E, nel 2030 questo numero è destinato a salire fino a raggiungere un valore compreso tra le 2,6 e le 3,6 milioni di vetture.
Nel 2035, anno in cui la vendita di veicoli dotati di motore termico dovrebbe essere bandita (in Europa), le auto elettriche circolanti in Italia dovrebbero addirittura arrivate a una cifra compresa tra 8,6 e 10,6 milioni. Nel peggiore dei casi la quota di mercato sarebbe del 39%, nel migliore dei casi prospettati, invece, sarebbe del 56%.
I motivi della crescita
Ma una crescita di queste proporzioni è possibile? Secondo Motus-E sì, principalmente per tre motivi. Prima di tutto perché le nuove auto elettriche costeranno come quelle termiche se non meno. La parità di prezzo per i modelli di fascia alta potrebbe essere raggiunta già il prossimo anno, mentre nei segmenti più bassi si dovrà attendere fino al 2026, ma non oltre. Anche perché sono numerosi i modelli economici che si apprestano a debuttare.
Poi, le auto elettriche in arrivo avranno un’autonomia sempre maggiore. Si calcola infatti che le vetture presentate nell’ultimo triennio abbiano già guadagnato il 20% rispetto a quelle del triennio precedente, e il trend è destinato a proseguire. Infine, le auto elettriche si caricheranno sempre più in fretta. Un pieno di energia potrà essere fatto in 10 minuti. Anche meno. Con tanti saluti all’ansia da autonomia.
A proposito di ricarica. Nel nostro Paese al momento ci sono 57.000 punti di ricarica a uso pubblico. Secondo il report di Motus-E le colonnine aumenteranno al punto da portare nel 2035 i punti di ricarica a un numero compreso tra i 198.000 e i 239.000. Di questi, tra i 5.000 e i 9.000 punti saranno presenti in autostrada, agevolando i lunghi tragitti a zero emissioni. Insomma, se le proiezioni sono corrette, tra qualche anno l’auto elettrica non farà più paura. Nemmeno nel Belpaese.