Il nuovo Codice della Strada ha fatto discutere molto per alcune misure poco condivise. Ma a parte alcune modifiche effettivamente rivedibili, in generale l’inasprimento delle pene e il giro di vite su certe infrazioni diffuse come l’uso del telefonino alla guida sta dando i suoi frutti.
Le statistiche parlano chiaro. Da quando è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada gli incidenti sono stati meno e sono stati soprattutto meno gravi.
Nel dettaglio, i sinistri sono scesi del 6%. Quelli con feriti dell’8%, quelli con lesioni del 10% e quelli mortali del 17%. In generale, i decessi alla guida sono diminuiti del 25%. La notizia non può che essere accolta con favore.
Anche la manutenzione delle strade è importante
Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati ha recentemente commentato: “gli incidenti stradali sono la prima causa di mortalità per i giovani con età compresa tra i 5 e i 29 anni. È compito del legislatore garantire norme sicure che contrastino questo fenomeno”.
Non bastano le norme più severe. Lo sforzo per migliorare la sicurezza stradale deve passare anche dalle amministrazioni locali, che devono fare uno sforzo per garantire una corretta manutenzione delle strade: un asfalto senza buche può salvare delle vite.
Aspettando dati più significativi
Il nuovo Codice della Strada è entrato in vigore il 14 dicembre 2024. A distanza di due mesi, secondo quanto riportato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ci sono stati 700 incidenti in meno, con 55 morti e 750 feriti in meno rispetto allo stesso periodo del 2024.
Alcune associazioni come la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta hanno sollevato dubbi sui metodi utilizzati dal Ministero per la raccolta dei dati ma, imprecisioni a parte, la tendenza sembra chiara: gli automobilisti, in generale, stanno prestando più attenzione al volante.
Ora la cosa più importante da capire riguarda la tendenza sul lungo periodo. Il trend positivo sull’incremento della sicurezza sulle strade proseguirà o, dopo una fase iniziale in cui si presta maggiore attenzione, i dati torneranno più simili a quelli del 2024? Per saperlo si dovrà attendere l’estate e stilare una statistica semestrale.