Il Parlamento ha approvato una revisione importante al Codice della Strada, introducendo misure volte a migliorare la sicurezza e a contrastare comportamenti pericolosi, come la guida in stato di ebbrezza. Il nuovo regolamento entrerà in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista a breve, e introduce sanzioni più pesanti per chi non rispetta i limiti di alcol nel sangue, insieme a innovazioni tecnologiche per i recidivi.
Con questa riforma, il governo intende inviare un messaggio chiaro: la sicurezza sulle strade è una priorità e comportamenti pericolosi come la guida in stato di ebbrezza non saranno più tollerati. Le nuove norme, affiancate dall’introduzione di tecnologie come l’alcolock, mirano a prevenire incidenti gravi e a proteggere la vita di tutti gli utenti della strada.
Tasso alcolemico: cosa prevede la normativa
La legge mantiene invariati i limiti di alcol consentiti per mettersi alla guida. Per i conducenti esperti è permesso circolare con un tasso alcolemico compreso tra 0 e 0,5 grammi per litro (g/l). Al di sopra di questa soglia, la guida è considerata illegale e scattano sanzioni di diversa entità a seconda del livello rilevato. Per i neopatentati e i conducenti professionali, invece, il limite rimane assoluto: 0 g/l. Il tasso alcolemico viene calcolato con strumenti specifici come gli etilometri, che rilevano la quantità di alcol nel sangue attraverso il semplice atto di soffiare in un dispositivo. Se il valore supera i limiti consentiti, la legge prevede una scala di sanzioni.
Per chi viene fermato con un tasso compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, la multa varia tra i 537 e i 2.170 euro, accompagnata dalla sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Valori più elevati comportano pene più severe: tra 0,8 e 1,5 g/l è previsto l’arresto fino a 6 mesi, una multa che può arrivare a 3.200 euro e la sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Superando 1,5 g/l, le sanzioni diventano ancora più rigide, con multe fino a 6.000 euro, arresto da 6 mesi a un anno e sospensione della patente per un periodo che può raggiungere i 2 anni.
Nuove regole per i recidivi: obblighi e restrizioni più rigide
Una delle novità più significative introdotte dal nuovo Codice della Strada riguarda i recidivi, ovvero coloro che vengono sorpresi a guidare con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l più di una volta. Per questi conducenti è prevista una particolare annotazione sulla patente, che li obbliga a mantenere un tasso alcolemico pari a zero in qualsiasi situazione, senza eccezioni. Questa restrizione, denominata “limite dell’uso”, sarà valida per un periodo di 2 anni se il valore rilevato al momento del controllo era compreso tra 0,8 e 1,5 g/l. Sale a 3 anni nel caso di tassi superiori a 1,5 g/l.
Inoltre, i recidivi dovranno installare a proprie spese un dispositivo chiamato alcolock. Questo sistema, collegato al motore del veicolo, impedisce l’avvio se il conducente non supera un test alcolico che rileva un tasso pari a zero. L’obiettivo è garantire che chi ha già commesso infrazioni simili non possa ripetere comportamenti pericolosi per la sicurezza stradale.
Incidenti gravi: pene più dure per chi provoca danni o vittime
Un’altra area su cui la revisione si concentra è quella degli incidenti causati da guidatori in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Le pene per chi provoca lesioni o decessi sono state sensibilmente inasprite.
In caso di omicidio stradale, la reclusione prevista varia da 2 a 7 anni, ma può salire a 8-12 anni se l’incidente è aggravato dalla violazione di altre norme sulla circolazione. Anche per le lesioni stradali gravi le sanzioni sono più rigide: chi provoca ferite di seria entità può essere condannato a un periodo di carcere da 3 mesi a 1 anno, che può arrivare fino a 5 anni se vi sono aggravanti. Per le lesioni gravissime, la reclusione va da 1 a 3 anni, con un massimo di 7 anni in caso di violazioni aggiuntive delle regole stradali.