Il bollo auto è una tassa obbligatoria che ogni automobilista è tenuto a pagare per poter circolare senza problemi. Può capitare, però, che per dimenticanza o distrazione, a volte ci si dimentichi di versare l’importo dovuto. Il mancato pagamento del bollo auto può comportare sanzioni, interessi di mora e, nei casi di ripetuta inadempienza, anche il fermo amministrativo del veicolo. Se un veicolo ha un fermo amministrativo, non può essere venduto né circolare fino al saldo del debito. Ci sono vari modi per verificare se si è in regola con il pagamento del bollo auto.
Come controllare la propria posizione
Il primo è quello di entrare nel sito dell’Agenzia delle Entrate. Basta accedere alla sezione dedicata al bollo auto, inserire il numero di targa e i dati personali per visualizzare i pagamenti degli ultimi anni. Una verifica sullo stato dei pagamenti è possibile anche attraverso il sito dell’ACI, che offre un servizio di consultazione online. Accedendo al portale ACI e selezionando la sezione “Bollo Auto”, è possibile verificare lo stato dei pagamenti, inserendo il numero di targa e il codice fiscale del proprietario.
Ci sono poi le app IO e PagoPA. In alcune regioni è possibile consultare e pagare il bollo auto tramite queste applicazioni. Anche in questo caso, basta accedere con i propri dati per verificare lo stato dei pagamenti. Se si preferisce una verifica di persona, è possibile recarsi presso un ufficio postale, un’agenzia ACI o in tabaccherie abilitate con il servizio Lottomatica, dove possono controllare se ci sono bolli arretrati.
Come rimediare per saldare il debito
Se si scopre di avere bolli auto non pagati, ci sono diverse modalità per regolarizzare la tua situazione. Ci si può rivolgere, per esempio, a uno dei numerosi servizi online che permettono di mettersi in pari. Sono disponibili consultando il sito dell’Agenzia delle Entrate, quello dell’ACI o le app IO e Pago PA. Permettono di pagare eventuali arretrati e di sanare la propria posizione. In caso di debito elevato, alcune regioni consentono di richiedere una rateizzazione. Questa opzione è disponibile solo se l’importo supera una certa soglia, e spesso è necessario contattare l’ente di riferimento per verificare i requisiti e le modalità di rateizzazione.
Se il pagamento del bollo è in ritardo, ma non è ancora stata avviata una procedura di recupero da parte dell’ente (come la notifica di un avviso di accertamento), è possibile pagare una piccola sanzione ridotta tramite il ravvedimento operoso, che permette di sanare il ritardo a un costo inferiore. Se non si regolarizza spontaneamente il pagamento del bollo, l’ente responsabile può emettere un avviso di accertamento. In questi casi, il debito aumenta perché si aggiungono interessi e sanzioni. È sempre meglio pagare il bollo in tempi brevi per evitare queste maggiorazioni.