Con l’uscita di scena della Lamborghini Aventador, va in pensione anche lo storico motore V12 aspirato in versione puramente termica. L’erede della supercar di Sant’Agata Bolognese, la Revuelto, sarà spinta da un propulsore ibrido plug-in, dando il via a una nuova era, quella dell’elettrificazione, per lo storico costruttore emiliano. L’ultima Aventador è uscita dalla fabbrica bolognese lo scorso 26 settembre, con una livrea di colore azzurro flake (che si rifà a quello della Miura Roadster) messa a punto dal reparto “Ad Personam” su richiesta di un facoltoso cliente svizzero. Il bolide italiano saluta portandosi dietro una serie di record e primati, oltre al design futuristico: è la Lamborghini a dodici cilindri più venduta di tutti i tempi, con 11.465 unità consegnate in tutto il mondo, ed è stata prodotta in otto modelli derivati a cui si aggiungono altri dieci fra one-off ed edizioni limitate. Inoltre, in undici anni di carriera, Aventador è riuscita a conquistare in due occasioni il record sul giro al Nurburgring per vetture di serie: nel 2015 con la LP 750-4 SV (6:59.75) e nel 2018 con la SVJ (6:44.97).
Il debutto al salone di Ginevra del 2011
La Aventador è stata presentata al Salone dell’Automobile di Ginevra, nel marzo del 2011, ed è rimasta in produzione fino a settembre 2022. Il nome è ispirato a un toro da combattimento e, a livello estetico, questa supercar ricorda la Murciélago, che ha sostituito, con alcuni richiami all’esclusiva fuoriserie Reventón del 2007. La Aventador LP700-4 è dotata di un inedito motore V12 con angolo di 60° tra le bancate, per una cilindrata di 6,5 litri, montato in posizione longitudinale e posteriore (per questo è chiamata LP), con distribuzione a doppio albero a camme in testa azionando quattro valvole per cilindro, in grado di erogare una potenza massima di 700 CV a 8.250 giri al minuto mentre la coppia motrice raggiunge 690 Nm a 5.500 giri/min. La trazione integrale è di tipo Haldex a controllo elettronico e affianca al V12 il nuovo cambio robotizzato ISR (Independent Shifting Rods) da sette marce che innesta i rapporti in soli 50 millesimi di secondo.
Altra novità importante della Aventador è il telaio monoscocca in fibra di carbonio, che consente di risparmiare 90 kg rispetto alla Murciélago: il peso ridotto le permette di raggiungere la velocità massima di 350 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi, numeri che le danno il titolo di Lamborghini più veloce in produzione. Nel novembre 2012 arriva la versione roadster della LP700-4, meccanicamente uguale alla coupé. Nel 2013 emissioni e consumi vengono ridotti di circa il 20% con l’adozione di un innovativo sistema start & stop e di un sistema di disattivazione dei cilindri (Cylinder Deactivation System, CDS) che scollega una delle due bancate di cilindri, permettendo al V12 di funzionare come un 6 cilindri in linea per velocità inferiori a 135 km/h. Il telaio viene perfezionato con una taratura delle molle più rigida e il design dei cerchi si rinnova.
Nel 2016 arriva la Aventador S
Nel dicembre del 2016 viene svelata la Aventador S, che presenta il V12 da 6,5 litri potenziato a 740 CV erogati a 8400 giri/min (40 CV in più rispetto alla versione standard) e 690 Nm di coppia a 5500 giri/min. La Aventador S è la prima Lamborghini stradale ad avere le quattro ruote sterzanti, unite alla trazione integrale permanente e a uno schema sospensivo aggiornato. Il frontale, rinnovato, presenta un inedito splitter anteriore più grande e due nuovi condotti di raffreddamento dell’aria nel paraurti anteriore. Nel posteriore troviamo un nuovo diffusore con alette aerodinamiche più grosse e un sistema di scarico formato da tre singole uscite centrali.
La SVJ si fa più aggressiva
L’evoluzione della Aventador S viene presentata nell’agosto del 2018: il 6,5 litri L539 V12 delle normali Aventador è stato modificato per erogare una potenza massima di 770 CV a 8500 giri/min e una coppia di 720 Nm a 6750 giri/min. Il ricorso alla fibra di carbonio per varie parti tra cui la carrozzeria e del titanio per il sistema di scarico fanno scendere il peso a 1.525 kg e permettono alla SVJ di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e da 0 a 200 km/h in 8,6 secondi, toccando la velocità massima di oltre 352 km/h. La versione roadster della SVJ viene svelata al Salone di Ginevra 2019: è dotata di hard top removibile formato da due pezzi diversi in fibra di carbonio e ha lo stesso gruppo motore e le stesse prestazioni della coupé.
Chiusura in grande stile con la LP780-4 Ultimae
L’ultima versione della Aventador viene annunciata in anteprima sui canali social della casa automobilistica a inizio luglio 2021. È prevista in edizione limitata di 600 unità (350 coupé e 250 roadster) ed è basata sulle Aventador S e SVJ. Il motore aspirato è potenziato fino a 780 CV (10 in più della SVJ) con la stessa coppia di 720 Nm a 6750 giri/min della Aventador SVJ. Il bolide scatta da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e raggiunge la velocità massima di 355 km/h. A livello estetico dalla S e dalla SVJ eredita il paraurti anteriore con integrato lo splitter dalla S e il posteriore con estrattore e scarichi alti della SVJ. Ha le quattro ruote sterzanti e un impianto frenante Brembo in carboceramica che le permette di fermarsi da 100 a 0 km/h in circa 30 metri.
Aventador tra varianti, one-off e cinema
Come detto, il successo del bolide presentato nel 2011 si misura anche nel numero di varianti derivate dall’originale. Nel 2012 arriva la Roadster seguita nel 2015, dalla Aventador LP 750-4 SuperVeloce; nel 2016 è la volta di Aventador S e, l’anno successivo, della sua variante senza tetto; bisogna attendere il 2018 per la SVJ; nel 2019 tocca alla SVJ Roadster e, infine, nel 2021 a uscire dalla fabbrica bolognese è la Aventador LP 780-4. Numerose anche le one-off e le versioni speciali: si parte con Lamborghini Jota nel 2012; nel 2013 entrano in scena Aventador Anniversario e Veneno; il 2014 vede protagonista Aventador LP 700-4 Pirelli Edition; nel 2016 arriva Aventador LP 700-4 Miura Homage; a cui segue nel 2018 SC18 Alston; Aventador SVJ Xago e SCV12 sono datate 2020; mentre nel 2021 irrompe la Countach LPI 800-4.
L’85% delle Aventador è stato realizzato dal reparto “Ad Personam”, che ha creato oltre 200 colori riservati alla supercar bolognese. Come tutte le supercar che rispettino, anche la Aventador si è ritagliata un ruolo nel cinema: ne “Il cavaliere oscuro – Il ritorno” del 2012 il personaggio Bruce Wayne/Batman, interpretato da Christian Bale, guida una Aventador LP700-4. In “Transformers 4 – L’era dell’estinzione”, del 2014, compare una Aventador LP 700-4 coupé.
Spazio alla nuova era con la Revuelto da 1.015 CV
La Lamborghini Revuelto è il modello chiamato a sostituire la Aventador è spinto dal motore 12 cilindri a V aspirato ibrido plug-in, con una cilindrata di 6.5 litri e limitatore fissato a 9.500 giri/min, per una potenza totale di 1.015 CV, considerati anche i tre motori elettrici (uno posteriore e due anteriori) che completano la trazione integrale. Il primo bolide elettrificato di Lamborghini ha un nuovo cambio automatico 8 marce a doppia frizione (che sostituisce quello a singola frizione robotizzato a 7 marce della Aventador) montato in posizione trasversale come sulla Miura. Revuelto accelera da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e supera i 350 km/h di velocità massima.