La Skoda Octavia è molto più di una vettura dal grande successo commerciale. La berlina rappresenta l’auto della svolta per il marchio ceco ed è il primo modello creato da zero dopo l’acquisizione di Skoda da parte di Volkswagen: grazie a lei la casa automobilistica di Mlada Boleslav ha iniziato il processo di riposizionamento fra i marchi “nobili”, con vetture eleganti, di qualità e allo stesso tempo pratiche. A 27 anni dall’esordio (25 per la versione station-wagon) la Octavia è giunta alla quarta generazione e resta il modello più apprezzato e venduto del brand nei vari mercati di tutto il mondo.
Alla base della nascita di Octavia ci sono la necessità e la decisione del gruppo Volkswagen di rilanciare Skoda puntando su più qualità, dimensioni maggiori e comfort più alto, prendendo le distanze dai modelli maggiormente economici come Felicia e Favorit. Alla Octavia spetta anche un altro primato: è lei a inaugurare il nuovo stabilimento di Mlada Boleslav, che presenta per la prima volta il sistema di assemblaggio modulare più efficiente, la gestione dei componenti just-in-time e un nuovo reparto per la verniciatura. La nuova fabbrica è in grado di produrre 350.000 veicoli all’anno già a partire dal 1997.
L’esordio nel 1996 con un nome noto
La Skoda Octavia è sviluppata sulla stessa piattaforma della Volkswagen Golf di quarta generazione, viene presentata alla fine del 1996 e lanciata sul mercato all’inizio dell’anno successivo. Il nome lo eredita da una berlina prodotta per i mercati dell’Europa dell’Est dal 1959 al 1971, venduta in quasi 300.000 esemplari e capace di conquistare la vittoria di classe nel Rally di Monte Carlo dal 1961 al 1963 e alla 4.000 miglia Montreal-Vancouver del 1962.
La berlina prodotta nella seconda metà degli anni ’90 è lunga 4,5 metri e ha un passo di 2,51 metri, lo stesso di Golf, Audi A3 e Jetta: è una “due volumi e mezzo” a cinque porte, dotata di ampio portellone e bagagliaio da 528 litri. La gamma motori al momento del debutto è composta da due motori a benzina a quattro cilindri, il 1.6 da 75 CV e il 1.8 da 125 CV e uno dei primi 1.9 TDI con pompa iniettore da 90 CV. Dopo poco, tra i propulsori a benzina viene aggiunto anche il 1.8 20 V turbo da 150 CV; mentre nel 2001, quando la Octavia si è già messa in luce nei rally, viene prodotta la versione RS, con motore 1.8 turbo da 180 CV; il propulsore turbodiesel, invece, si arricchisce con le versioni da 100, 110 e 130 CV.
Due anni dopo arriva la station-wagon
Nel 1998 è la volta della versione familiare, chiamata Combi o Wagon a seconda dei mercati. Questa versione è fondamentale per l’affermazione della Octavia, molto probabilmente grazie all’ampia capacità di carico (il bagagliaio supera i 600 litri) in relazione agli ingombri esterni, alle prestazioni e ai consumi. Date le vendite, parte la produzione anche in Polonia, Ucraina, India e Kazakistan che, in alcuni casi, continua anche dopo il lancio della seconda generazione, avvenuto nel 2006. La produzione della prima generazione termina completamente nel novembre 2010, con numeri incredibili: oltre un milione e mezzo di unità vendute, record assoluto in casa Skoda. Le vendite sono ripartite in questo modo: 973.000 berline e oltre 472.000 station-wagon.
Il successo continua con le generazioni successive
Le generazioni seguenti confermano l’apprezzamento da parte degli automobilisti e il conseguente successo commerciale: pur con aggiornamenti e modifiche per restare al passo con i tempi, la Octavia rimane fedele alla filosofia originaria. Negli anni la gamma viene arricchita con la Scout, versione 4×4 con assetto rialzato; mentre le dimensioni crescono fino a raggiungere i 4,7 metri dell’attuale quarta generazione, presentata nel 2019.
I tempi cambiano, i gusti degli automobilisti anche, ma i numeri parlano chiaro: l’offerta della casa ceca si è arricchita con utilitarie, compatte e suv, però la Skoda più venduta nel 2022 è stata la Octavia, con più di 140.000 esemplari.