Il mondo va verso un futuro sempre più all’insegna della micromobilità e di soluzioni alternative per spostarsi da un posto ad un altro. Ma nonostante questo, ad oggi l’auto continua a restare il mezzo di trasporto preferito dagli italiani. Nello specifico, l’83% degli intervistati (il 10% in più rispetto al sondaggio dell’anno scorso) che hanno risposto alle domande dell’Osservatorio 2023 Stili di mobilità di Legambiente-Ipsos in collaborazione con l’Unrae conferma l’auto come mezzo di trasporto preferito e aggiunge che non rinuncerebbe mai alla vettura di proprietà o in uso esclusivo. L’indagine tocca vari argomenti e comprende anche le preferenze degli automobilisti italiani per quanto riguarda le motorizzazioni e numerose tematiche e problematiche legate alle automobili.
Il direttore Generale dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), Andrea Cardinali, commentando i dati dell’Osservatorio, fa notare che “dalla nuova rilevazione sugli stili di mobilità degli italiani emergono indicazioni nette, con una conferma molto chiara: l’automobile resta il mezzo di trasporto più comodo. Quali che siano le ragioni, e sono molteplici, l’attaccamento degli italiani all’auto non dà segni di cedimento, nonostante molta narrativa avversa. Cresce, inoltre, la consapevolezza del suo ruolo nella transizione energetica”.
La questione inquinamento
Circa la metà degli intervistati dell’Osservatorio 2023 Stili di mobilità (il 45%), sul tema delle limitazioni alla circolazione, è favorevole all’implementazione di una tariffa per entrare nelle città per migliorare la qualità dell’aria. Il 62% è d’accordo nel vietare progressivamente la circolazione di mezzi inquinanti nei centri urbani, anche se dopo le restrizioni già applicate ai veicoli Euro 3 e 4, il 54% dei proprietari di queste vetture lamenta un forte impatto sulla propria vita.
Chi ha intenzione di cambiare auto si dice favorevole a contribuire a contenere l’inquinamento da mezzi di trasporto, ma solo il 25% è propenso all’acquisto di una vettura elettrica o ibrida plug-in. Il 27% degli intervistati vorrebbe cambiare auto perché la vecchia inizia a dare problemi e il 21% vuole possederne una che inquini meno.
Il dilemma auto elettrica
Le vetture a batteria continuano a destare più di una perplessità, anche se aumenta il numero di automobilisti che si dichiara favorevole a comprarne una: il 32% di chi prevedere di acquistare una vettura elettrica, è mosso dal desiderio di ridurre l’impatto ambientale, il 20%, invece, lo farebbe per i costi più contenuti di carburante e manutenzione. Il 65% di chi ha risposto al sondaggio fa notare l’urgenza di accelerare l’elettrificazione dei trasporti, mentre la stragrande maggioranza, l’80%, è convinta che la carenza di colonnine sia un forte ostacolo. Quasi la metà degli intervistati (il 47%) afferma che per convincersi all’acquisto di una vettura elettrica, il costo della ricarica dovrebbe diminuire.
Il prezzo delle auto elettriche, ritenuto eccessivamente alto, continua a essere un problema: il 55% degli automobilisti afferma che gli incentivi economici siano la principale spinta all’acquisto; mentre l’86% preferisce l’acquisto rispetto al noleggio e l’89% preferirebbe una vettura elettrica nuova a una usata. Prendendo sempre in considerazione il costo, il 33% degli intervistati è disposto a comprare un’auto elettrica allo stesso prezzo di una tradizionale; il 22% spenderebbe dal 5 al 10% in più e il 19% si spingerebbe a pagare dal 15 al 20% in più. Per concludere, se il costo di un’auto elettrica fosse molto conveniente, quasi la metà di chi ha risposto al sondaggio (il 48%) comprerebbe una vettura a batteria anche senza possedere un dispositivo di ricarica a casa o in ufficio.