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Audi: il taglio alla CO2 passa anche da piante e api

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Pubblicato il 24 September 2023
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L’impegno di Audi nell’abbattimento della CO2 non passa solo dal lancio di nuove auto elettriche. Ecco tutti i progetti green del brand

L’innovazione tecnologica è da sempre al centro della politica di Audi. Il marchio tedesco, come le altre case automobilistiche, è impegnato nella lotta al taglio delle emissioni, da ottenere non solo nei processi di realizzazione delle vetture, ma anche attraverso altri progetti che possano avere un impatto virtuoso per l’ambiente. Le idee messe in pratica dai tecnici di Audi riguardano torbiere, aree ecologiche ideali per la crescita di fiori e animali all’interno dell’area degli stabilimenti, applicazioni che segnalano l’emissione di anidride carbonica di ciascun automobilista, risparmio di acqua ed energia e aumento del materiale riciclato durante i processi produttivi. Passiamo in rassegna alcune attività eco-sostenibili avviate nel recente passato dal brand premium tedesco.

Il riciclo dell’alluminio

Il marchio tedesco vuole abbassare le emissioni di CO2 tenendo in considerazione tutte le fasi del ciclo di vita di una vettura, inclusa la catena di fornitura. Questo obiettivo può essere raggiunto con la creazione di circoli virtuosi, all’interno degli stabilimenti, in grado di consentire il riciclo della maggiore quantità possibile di materiali. Il progetto Alluminium Closed Loop è uno dei primi progetti avviati da Audi in questa direzione e, in un solo anno, ha evitato la produzione di 150.000 tonnellate di anidride carbonica. Con questo processo, la casa automobilistica può recuperare gli scarti del metallo, impiegato largamente nella produzione delle automobili, e portarli alla stessa qualità del nuovo.

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Dalla plastica usata arriva l’olio di pirolisi

Audi e il Karlsruhe Institute for Technology (KIT) lavorano al “Riciclo chimico della plastica nell’ingegneria automobilistica”, un progetto che prende in considerazione principalmente i componenti realizzati in plastiche miste derivate dal petrolio, non riciclabili meccanicamente, perché pensati per resistere all’usura molto intensa. Dalla plastica usata, riscaldando materiali organici in assenza di ossigeno, si ottiene l’olio di pirolisi, che ha la stessa qualità dei prodotti petroliferi. Per la sperimentazione vengono usati componenti quali copricerchi, griglie del radiatore e serbatoi del carburante.

I materiali riciclati vengono usati anche per la realizzazione di altre parti delle vetture: i rivestimenti della nuova A3 sono in PET, un polimero plastico facilmente separabile da altri materiali; mentre i tre diversi tessuti dei sedili sempre della A3 sono fatti per l’89% con materiale riciclato. Il marchio tedesco vuole industrializzare la tecnologia del riciclo per un numero sempre più alto di componenti.

Audi: il taglio alla CO2 passa anche da piante e api

Risparmio energetico dall’allevamento di api

Audi ha sposato Mission:Zero, il progetto del gruppo Volkswagen che ha come obiettivo il raggiungimento della totale neutralità dall’anidride carbonica entro il 2050. Per lo stabilimento di Neckarsulm, la casa dei quattro anelli è andata oltre e ha avviato varie iniziative per arrivare alla neutralità nel 2025: la realizzazione di auto 100% elettriche come la e-tron GT con la compensazione di alcune emissioni della produzione con progetti certificati; l’impiego di eco-elettricità; risparmio e uso efficiente dell’acqua; trasporti interni con mezzi a gas naturale, elettricità o bio diesel e riduzione dei sistemi di packaging. I progetti non si fermano qua e si spingono fino alla realizzazione di bio open-space all’interno della fabbrica, con soluzioni per la conservazione di fiori e piante; colonie di api per la produzione di miele e creazione di ambienti adatti a varie specie di insetti e animali.

Le torbiere per azzerare le emissioni

Per raggiungere la piena neutralità carbonica è necessaria una visione di insieme: per questo c’è l’Audi Environmental Foundation, che ha il compito di monitorare il territorio. Due anni fa, in alcune località in Germania, è stato avviato il progetto “CO2-Regio” grazie all’associazione Energie Effizient Einsetzen nell’ambito di un’iniziativa europea per promuovere la conservazione delle torbiere, depositi naturali di anidride carbonica derivante dalla loro densità di materiale organico. Il piano vuole proporre agli agricoltori del posto un sistema di conservazione e mantenimento delle torbiere presenti nelle loro proprietà, oltre alla formazione dell’humus e il rimboschimento delle aree verdi, che rappresentano misure efficaci per la salvaguardia dell’ambiente.

Un’app per sapere quanto inquiniamo

Dalla lotta alle emissioni non potevano restare esclusi gli automobilisti: Audi Denkwerkstatt, start-up specializzata in business digitali, ha sviluppato l’app Ecomove, che aiuta a migliorare i comportamenti dal punto di vista ecologico. Utilizzando un algoritmo, l’app riconosce il mezzo di trasporto usato in un determinato momento, fornisce un punteggio individuale e suggerisce come migliorare le proprie abitudini. I punti vengono calcolati tenendo conto dell’auto usata, del tempo, della distanza percorsa, dell’accelerazione e della velocità: a emissioni più basse, corrisponde il punteggio più elevato di 100 punti, raggiungibili con una carbon footprint inferiore ai 55 g/km di CO2. In più l’applicazione invoglia a migliorare proponendo sfide in un determinato lasso di tempo e dando la possibilità di compensare le proprie emissioni con i crediti climatici, investendo anche in riforestazione, parchi solari o altri progetti certificati.

Pubblicato il 24 September 2023
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