Negli ultimi anni il segmento dei Suv è stato quello che ha incontrato una crescita maggiore. E all’interno di questo, la fetta dei modelli compatti, i B-Suv per intenderci, ha visto crescere in maniera esponenziale il numero di immatricolazioni. Non stupisce, quindi, che praticamente tutti i costruttori abbiano un modello in questa nicchia di mercato. Ma c’è chi ora si spinge oltre come Hyundai, che non si accontenta di una vettura sola e accanto alla Kona, propone ora la nuova Hyundai Bayon. Accanto alle versioni benzina e mild-hybrid, ora appare anche una motorizzazione GPL adatta per i neopatentati.
Questa la scheda tecnica della Hyundai Bayon:
Scheda Tecnica | |
Numero posti | 5 |
Bagagliaio | 411- 1.205 litri |
Alimentazioni | benzina/ibrida/GPL |
Classe | Euro 6 |
CV/kW (da) | 82/60 |
Prezzo (da) | 21.150 € |
INDICE |
Dimensioni |
Esterni |
Interni |
Motorizzazioni |
Consumi |
Allestimenti |
Prova su strada |
Perché comprarla |
Prezzo |
Realizzata sulla medesima piattaforma sulla quale nasce la i20, la nuova Hyundai Bayon è lunga 4,18 metri, ovvero 14 centimetri in più della i20. Le dimensioni, dunque, sono molto simili a quelle della sorella Kona, rispetto alla quale, però, la Bayon assicura una migliore volumetria interna.
Dimensioni | |
Lunghezza | 4.180 mm |
Larghezza | 1.775 mm |
Altezza | 1.490 mm |
Passo | 2.580 mm |
Le linee degli esterni sono estrose e dal carattere molto personale, che parla un linguaggio stilistico inedito anche per lo stesso costruttore coreano. Il frontale è aggressivo, caratterizzato dalle grandi prese d’aria, mentre la fiancata offre interessanti giochi di luce, con il tetto che, grazie al bicolore, ha un effetto “sospeso”. Con l’ultimo restyling, poi, lo stile del frontale è stato rivisto, dando alla Bayon un look più moderno e dal piglio più sportivo grazie al nuovo fascino nero che corre unisce concettualmente i due gruppi ottici.
Ma la parte sicuramente più particolare della Hyundai Bayon è il posteriore. Qui i gruppi ottici sono posizionati molto in alto e hanno una forma triangolare e sono uniti tra loro da una sottile striscia luminosa a Led. I cerchi sono disponibili in acciaio da 15 pollici, oppure in lega da 16 o 17 pollici. Sono degni di nota poi, i quattro freni a disco (con gli anteriori ventilati), e il peso notevolmente contenuto, fra i 1.100 e i 1.250 kg a seconda delle versioni.
Gli interni della nuova Bayon, invece, ripropongono il medesimo stile della i20. A cambiare è la volumetria. Rispetto alla due volumi lo spazio a bordo è decisamente maggiore soprattutto per chi viaggia sulla seconda fila di sedili. Bayon è infatti ideale per quattro passeggeri, ma con un quinto passeggero, sul retro, tanta comodità viene a mancare. Per quanto riguarda gli Adas, su tutte le versioni troviamo il mantenimento della corsia e la frenata automatica di emergenza che rileva anche pedoni e ciclisti.
Per il resto lo stile della plancia, così come la trama dei sedili e i vari inserti, sono i medesimi della i20. Lo schermo infotainment è disponibile in 2 versioni: 8 o 10,25″. Mentre il primo offre la compatibilità wireless con Android Auto ed Apple CarPlay, il secondo non include questa opzione, obbligando al mirroring tramite cavo. Anche la strumentazione è digitale, grazie al Cluster Supervision da 3,5 o 10,25 pollici. Ottimo anche lo spazio per i bagagli. Il vano di carico ha una capacità minima di 411 litri, che diventano 1.205 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori. La soglia d’accesso rimane però discretamente alta, arrivando infatti a 76 centimetri da terra.
Niente diesel per la nuova Hyundai Bayon. Le uniche unità disponibili sono a benzina o ibride. La base dell’offerta è costituita da un 1.2 aspirato a 4 cilindri con una potenza di 79 CV, proposto di serie con un cambio manuale a 5 marce. Per chi cerca un motore con un po’ di brio in più c’è il 1.0 T-GDi da 100 CV, disponibile anche in versione mild-hybrid, con il nuovo cambio manuale iMT6 con frizione a controllo elettronico o l’automatico a doppia frizione e 7 rapporti DCT7.
Secondo ciclo combinato WLTP, la motorizzazione a benzina da 79 CV di Bayon fa registrare consumi per 5,7 l/100km, ed emissioni di CO2 pari a 124 g/km. Per la versione ibrida, che eroga fino a 100CV di potenza, il costruttore dichiara invece emissioni leggermente più contenute, da 5,2 l/100km, ed emissioni di CO2 pari a 118 g/km.
Sono quattro gli allestimenti disponibili per la Hyundai Bayon:
- XTech
- XLine
- XClass
XTech: include di serie A.B.S., Hill Assist Control (H.A.C.), Sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (T.M.P.S.) • Multi-Collision Brake, 6 Airbag (anteriori, laterali, a tendina), Antifurto con radiocomando a distanza e Immobilizer, eCall, Freni anteriori e posteriori a disco, Hyundai SmartSense, Rear Seat Alert (R.S.A.), Sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli, pedoni e cicli (F.C.A.), Sistema di avviso di ripartenza (L.V.D.A.), Sistema di gestione automatica dei fari abbaglianti (H.B.A.), Sistema di mantenimento attivo della corsia (L.K.A.), Sistema di riconoscimento dei limiti di velocità (I.S.L.A.), Sistema di impostazione manuale del limite di velocità (M.S.L.A.), Sistema di rilevamento della stanchezza del conducente (D.A.W.), Sistema ISG “Idle Stop&Go System”, Cerchi in metallo con copriruota da 15” con pneumatici 185/65 R15, Kit gonfiaggio pneumatici, Luci diurne a LED, Specchietti retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente, Barre longitudinali, Indicatori di direzione integrati negli specchietti, Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, Climatizzatore manuale, Cluster Supervision da 3.5” monocromatico, Cruise control, Sedile guidatore regolabile in altezza, Sedile posteriore abbattibile con modulo 60:40, Sedili rivestiti in tessuto, Volante rivestito in pelle, Volante regolabile in altezza e profondità, Sensore crepuscolare, Altoparlanti anteriori, Bluetooth, Comandi audio al volante, Radio con display monocromatico, Presa USB anteriore.
XLine: aggiunge rispetto ad XTech Cerchi in lega da 16” con pneumatici 195/55 R16, Specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente, Griglia anteriore Glossy Black, Cluster Supervision da 10.25″, Sensori di parcheggio anteriori e posteriori, Luci ambiente, Altoparlanti anteriori e posteriori, Bluetooth® con riconoscimento vocale, Multimedia System – Touchscreen da 8” con connettività wireless Apple CarPlayTM / Android AutoTM, Retrocamera, Caricatore wireless per smartphone.
XClass: aggiunge rispetto a XLine Blind Spot Collision Warning (B.C.W.), Blind Spot Collision Avoidance (B.C.A.) (disponibile solo con cambio DCT), Rear Cross Traffic Collision Warning (R.C.C.W.), Rear Cross Traffic Collision Avoidance (R.C.C.A.) (disponibile solo con cambio DCT), Cerchi in lega da 17’’ con pneumatici 205/55 R17 (disponibili solo con motorizzazione 1.0 T-GDI), Fari anteriori Full LED, Fari posteriori a LED, Linea di cintura cromata, Vetri posteriori oscurati, Climatizzatore automatico, Bracciolo anteriore scorrevole, Tasche sedili anteriori, Sensore pioggia, Pulsante d’avviamento Start Button con Smart Key, Specchietto retrovisore elettrocromico, Presa USB posteriore.
Hyundai Bayon 1.0 T-GDi 100 CV (pre-restyling)
Abbiamo messo alla prova la Hyundai Bayon in abbinamento al propulsore 1.0 T-GDi da 100 CV e sistema mild-hybrid per scoprire come se la cava la variante ad elettrificazione leggera del nuovo crossover coreano. Nel corso del nostro test, abbiamo impegnato la Bayon un quasi 2.000 chilometri di strade tra urbane, extraurbane e senza tralasciare nemmeno una lunga trasferta autostradale. In ogni contesto, la coreana ha messo in luce un’efficienza notevole, che trova però la sua massima espressione soprattutto quando ci si muove in città. Scegliendo il cambio automatico, come nel caso dell’esemplare in prova, spostarsi nel traffico cittadino diventa un gioco da ragazzi, eliminando la necessità di ricorrere al pedale della frizione per cambiare marcia, mentre il sistema a 48 Volt spegne il motore ogni volta che è possibile per limitare consumi ed emissioni.
Ma a proposito del cambio, la Bayon, come altri modelli di casa Hyundai, è dotato di frizione a controllo elettronico, che in determinate condizioni di guida, è in grado di “staccare” la frizione quando si rilascia l’acceleratore, permettendo all’auto di veleggiare con il motore al minimo, riducendo gli attriti e abbattendo i consumi. Non appena si appoggia il piede sul freno o si ritorna sull’acceleratore, la marcia viene nuovamente innestata per permettere alla Bayon di tornare a muoversi sotto la spinta del propulsore. A proposito di quest’ultimo, il piccolo 1.0 spinge con decisione fin dai bassi regimi, regalando alla vettura una buona verve. L’abbinamento con il cambio automatico, come dicevamo, si traduce in un gran comfort di marcia, anche se l’unità non è delle più veloci in commercio quando si tratta di passare da un rapporto all’altro, andando di conseguenza ad impattare leggermente sulle prestazioni. Ma del resto, la Bayon non è di certo una vettura da guidare con il coltello tra i denti: meglio viaggiare con un filo di gas godendosi la strada, che risulta piacevole da percorrere anche quando diventa “tutta curve”. Merito soprattutto dell’ottima messa a punto dell’assetto, sempre votato al comfort, ma mai troppo cedevole, assicurando sempre un’ottima tenuta anche nei cambi di direzione più repentini. Buoni, infine, i consumi. Al termine del nostro test, impegnando come detto la Bayon su un percorso molto vario, il consumo medio registrato si è attestato intorno ai 16 km/l.
- Stile: estrosa e particolare, la Bayon non passa di certo inosservata.
- Spazio: tanti i centimetri a bordo sia per i passeggeri, sia per i bagagli.
- Motori: nonostante l’assenza di unità Diesel, la scelta di motorizzazioni è comunque varia.
Di seguito i prezzi della nuova Hyundai Bayon aggiornati a giugno 2024:
Hyundai Bayon | Prezzo |
1.2 MPI MT 84CV | 21.150 € |
1.0 T-GDi 100CV MT | 24.100 € |
1.0 T-GDi 100CV 48V MT | 25.100 € |
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