Arriva il momento del restyling di metà carriera per la Tesla Model 3, che si aggiorna soprattutto a livello tecnico, assicurando ora un’autonomia maggiore grazie ad alcune modifiche tecniche mirate. Non mancano poi anche piccoli cambiamenti anche a livello estetico.
Cambia (poco) anche il look
Partiamo proprio dall’estetica della rinnovata Model 3. A cambiare negli esterni è la cornice dei vetri laterali, che abbandona la finitura cromata in favore del nero. Tutto nuovo anche il disegno dei cerchi in lega che hanno un diametro di 18, 19 o 20 pollici.
Rivisto in maniera molto leggera anche l’abitacolo dove ora spicca la presenza di una doppia piattaforma ad induzione per la ricarica wireless di due smartphone, oltre a nuove finiture e materiali per i rivestimenti. Inoltre, nel vano portaoggetti è stata posizionata una presa Usb-a aggiuntiva alla quale è possibile collegare dei sistemi di archiviazione per salvare le riprese delle dash cam.
Il costo scende e l’autonomia sale
Ma le modifiche più importanti sono quelle che non si vedono. I tecnici Tesla, infatti, hanno lavorato di fino sottopelle per migliorare quanto più possibile l’efficienza della Model 3. Per questo motivo, la berlina americana è stata dotata della medesima pompa di calore della Model Y ed è stato aggiornato il sistema di gestione di motore e batteria. Grazie a questi accorgimenti la Long Range AWD è in grado di percorrere fino a 580 km, 20 in più di prima, che salgono a 567 km sulla Performance.
Mentre l’autonomia della Tesla Model 3 sale, i prezzi scendono. La Long Range è ora disponibile ad un prezzo di 57.920 euro, mentre la Performance a 64.590 euro. In entrambi i casi parliamo di 980 euro in meno rispetto al listino precedente.