Sempre più di moda, sempre più richiesti. I Suv hanno conquistato, nel corso degli anni, una fetta di mercato via via più grande, fino a registrare, nel 2021, il primo storico sorpasso sulle berline per quanto riguarda le nuove immatricolazioni. Un successo che parte da lontano e che negli ultimi dieci anni ha convinto un numero crescente di automobilisti. Uno dei segreti del boom dei Suv è la capacità di mettere insieme i pregi delle dirette concorrenti, le station wagon e i monovolume: le auto a ruote rialzate sono in grado di coniugare spazi da famiglia con design alla moda e un’elevata flessibilità di impiego.
Una lunga corsa iniziata 30 anni fa
La sigla Suv sta per Sport utility vehicle (in italiano veicolo per necessità e tempo libero) e si riferisce alle auto dall’assetto rialzato e, generalmente, con trazione integrale. Di solito i Suv sono suddivisi in quattro categorie principali, a seconda delle dimensioni: Urban, Compact, Large e Premium. A partire dagli anni ’90 la sigla è stata introdotta per etichettare alcune vetture come Toyota RAV4, Mercedes ML, Honda CR-V e successivamente BMW X5 che, alle caratteristiche del fuoristrada, uniscono look e allestimenti meno estremi e più cittadini.
All’inizio il termine Suv era riservato ai veicoli a trazione integrale poi, sul finire dello scorso decennio, data la crescente richiesta anche da parte di chi era disposto a rinunciare alle quattro ruote motrici anche per contenere costi, manutenzione e consumi, è stata estesa alle auto con due sole ruote motrici. Queste ultime sono chiamate crossover, a rimarcare la loro natura più mite, un incrocio, appunto, fra vetture normali e Suv. Di contro, in altri mercati e principalmente negli Stati Uniti, la sigla Suv è stata estesa anche ai veri fuoristrada, nonostante al giorno d’oggi siano sempre meno diffusi.
Ottima visuale sulla strada e comfort elevato
I segreti del successo dei Suv sono molteplici: oltre all’immagine imponente, a prescindere da misura e segmento, troviamo la guida alta, l’ottima visuale sulla strada e l’altezza da terra che permette di guidare senza particolari problemi anche sullo sterrato senza la trazione integrale. A queste caratteristiche bisogna aggiungere gli interni spaziosi e versatili e due specifiche dei monovolume: l’ampio spazio di carico e la possibilità di 7 posti su vari modelli, anche compatti. È per questo che i Suv, con il passare degli anni, hanno preso il posto dei minivan.
C’è un prezzo da pagare per essere al passo coi tempi
Guidare una vettura alla moda, come un Suv, che è diventato uno status symbol e che offre numerosi vantaggi, ha un prezzo da pagare. I consumi, i costi di manutenzione e il costo stesso dell’auto a ruote alte è più elevato rispetto alle vetture tradizionali.
In più, al pari delle monovolume, la capacità di carico dei Suv è ridotta se confrontata a quella di una equivalente station wagon, che di solito è più lunga. La scelta migliore per gli automobilisti che hanno bisogno di più spazio di carico, ma che non vogliono privarsi della mobilità, è il cross country.
I pregi dei Suv
L’immagine alla moda, lo spazio e il comfort da Mpv, uniti a flessibilità e mobilità maggiori rispetto ad altri tipi di vetture, sono tra i principali pregi dei Suv.
I difetti dei Suv
Di contro, le vetture a ruote alte costano di più e hanno consumi e costi di gestione più elevati rispetto alle auto tradizionali. Inoltre i Suv hanno capacità e superficie di carico minori in confronto alle station wagon.