Dalla 500 elettrica alle citycar Leapmotor. Potrebbe essere questo il destino dell’impianto di Mirafiori, che attualmente è la Casa della 500 elettrica e della gamma Maserati, ma che dal 2026 potrebbe produrre piccole vetture della startup cinese.
Per ora si tratta più di un’indiscrezione che di una notizia vera e propria, ma con basi fondate: da un lato, la partecipazione di Stellantis al pacchetto azionario di Leapmotor, attualmente al 21%, ma soprattutto quella alla joint venture Leapmotor International, di cui Stellantis detiene la maggioranza del 51%.
Citycar economiche
Questa collaborazione offrirebbe una serie di vantaggi a entrambi. Stellantis potrebbe infatti tornare a popolare un segmento che si sta progressivamente svuotando, quello delle “piccole” sotto i quattro metri, in cui i costruttori fanno sempre più fatica a stare. Al tempo stesso riqualificherebbe la fabbrica di Mirafiori, che può mettere in campo una capacità produttiva di 150.000 unità l’anno, contribuendo all’obiettivo di portare la produzione sul territorio italiano al milione di unità l’anno che sosterrebbe le richieste di aiuti avanzate al Governo.
Produrre, o quantomeno assemblare “davvero” sul territorio europeo aiuterebbe Stellantis ad avere veicoli di prezzo competitivo da distribuire sul territorio europeo con vincoli di esclusività e senza incorrere in situazioni che stanno generando controversie, come quella della DR, e che potrebbero portare all’introduzione di nuove barriere sulle importazioni.
L’invasione cinese
Leapmotors per ora è presente su alcuni mercati, tra cui quello francese, con modelli di importazione come la T03, ma ha una strategia che punta forte sull’espansione dalla Cina agli altri continenti attraverso nuovi modelli di respiro “globale”, alcuni dei quali (come il SUV C10, totalmente elettrico) sono stati esposti all’ultimo Salone di Monaco di Baviera nell’autunno del 2023.