Molti ragazzi, una volta raggiunti i 18 anni d’età, non vedono l’ora di prendere la patente B e iniziare finalmente a guidare un’automobile. L’esame, come è noto, si compone di una prova scritta e di una prova pratica. Se per la teoria la cosa migliore è quella di studiare e di allenarsi con i quiz, per la guida è consigliabile presentarsi preparati sapendo cosa accade durante l’esame. Ecco come si svolge.
L’esame pratico di guida per la patente B si articola in diverse fasi, durante le quali l’esaminatore valuta le capacità di guida del candidato, con un’attenzione particolare alla sicurezza e al rispetto delle norme del Codice della Strada.
Premesso che prima dell’esame, il candidato deve aver frequentato le lezioni di guida obbligatorie con un istruttore professionista, solitamente presso un’autoscuola; avere almeno 6 mesi di foglio rosa, che permette di esercitarsi alla guida; avere con sé la documentazione necessaria il giorno dell’esame, come il foglio rosa e un documento d’identità.
Come inizia l’esame pratico per la patente B
L’esame pratico di guida si svolge generalmente presso il centro di esame o in un punto di ritrovo indicato dall’autoscuola. Prima di iniziare, l’esaminatore verifica la documentazione del candidato e dell’istruttore. Poi, l’esaminatore può chiedere al candidato di effettuare alcuni controlli sul veicolo, come la verifica dei liquidi (olio e acqua), degli pneumatici (pressione e usura), dell’accensione delle luci e delle frecce. Questo serve a valutare la conoscenza del candidato delle funzionalità di base del veicolo.
Le manovre da imparare
Il candidato inizia l’esame dimostrando la propria abilità nel controllo del veicolo attraverso alcune manovre specifiche:
- Parcheggio. L’esaminatore può chiedere di effettuare un parcheggio in parallelo, a “S” o a 90 gradi. La precisione nel parcheggio, la correttezza nelle manovre e l’attenzione agli altri veicoli sono fattori valutati.
- Retromarcia e inversione. Viene richiesto spesso di fare una retromarcia e di eseguire un’inversione di marcia su strada. È importante mantenere il controllo del veicolo e utilizzare correttamente gli specchietti.
- Partenza in salita. Se possibile, l’esaminatore può chiedere di effettuare una partenza in salita, utile per verificare la gestione dell’auto in condizioni più difficili.
La guida su strada
Durante l’esame il candidato affronta anche la prova di guida su strada. In questa fase, il candidato guida su diversi tipi di strade (cittadine e, dove possibile, extraurbane) sotto la supervisione dell’esaminatore. Gli aspetti valutati includono il rispetto delle norme del codice della strada, la capacità di interpretare correttamente le situazioni valutando come vengono effettuati i cambi di corsia, come si gestisce la partenza a un incrocio tra precedenze e stop, l’uso delle frecce e la capacità di avere una marcia prudente e sicura. Si presta attenzione anche alla fluidità della guida, alla padronanza del cambio marcia, alla capacità di prevedere eventuali situazioni di pericolo, all’uso corretto degli specchietti e al mantenimento della distanza di sicurezza.
Conclusione dell’esame
Al termine della prova, l’esaminatore fornisce un feedback immediato al candidato. In caso di superamento dell’esame, l’esaminatore rilascia un documento provvisorio che funge da patente temporanea, mentre la patente vera e propria viene inviata per posta dopo pochi giorni. In caso di bocciatura, l’esaminatore comunica i motivi che hanno portato all’insuccesso. Il candidato può ripetere l’esame dopo un mese.