Da oggi 7 novembre scatta l’obbligo del seggiolino auto anti abbandono, per bambini fino a quattro anni. La data che avrebbe ufficializzato questa disposizione era stata fissata inizialmente per il 6 marzo 2020. La decisione improvvisa di anticipare tale obbligatorietà arriva dal Ministero dell’Interno.
L’obbligo riguarda l’installazione a bordo dei veicoli di un dispositivo di allarme che si attiva nel caso di allontanamento del conducente e può essere integrato nel seggiolino, oppure essere indipendente dal sistema di ritenuta del bambino.
A questo punto diventa fondamentale adeguarsi in tempi brevi, ma il rischio è quello di scegliere un dispositivo di allarme o un seggiolino non a norma. E le sanzioni sono pesanti.
La circolare del ministero dell’Interno è stata diramata nel pomeriggio del 6 novembre. La legge 117/2018 aveva introdotto il nuovo obbligo, specificando che avrebbe avuto effetto solo 120 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto ministeriale attuativo che avrebbe inoltre fissato le caratteristiche tecniche dei dispositivi.
Il Ministero dei Trasporti ha specificato che il regolamento di attuazione dell’articolo 172 del nuovo Codice della Strada in materia è stato pubblicato il 23 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale, prevedendo l’entrata in vigore 15 giorni dopo, e dunque oggi.
Ecco quindi cosa si rischia, da oggi 7 novembre, nel caso in cui si trasportasse in auto un bambino di età inferiore a quattro anni con un seggiolino sprovvisto di sistema anti abbandono (integrato o separato), stando all’articolo 172 del Codice della strada:
- da 81 a 326 euro di multa;
- la decurtazione di 5 punti dalla patente;
- la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi, se si commette la stessa infrazione più di una volta nell’arco di 2 anni.
Per incoraggiare l’acquisto di questi nuovi dispositivi il Decreto Fiscale 2020 istituisce un fondo per concedere un incentivo di 30 euro su ciascun prodotto che deve aderire a una serie di pre-requisiti in grado di soddisfare le richieste del Ministero.
Il decreto prevede che i dispositivi si attivino automaticamente e siano dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza di un bambino a bordo, attraverso appositi segnali visivi e acustici, o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno dell’auto.