L’impianto di Brema è uno dei più importanti in assoluto per Mercedes. Nello stabilimento tedesco è iniziata l’era elettrica grazie a EQC, il primo modello della nuova famiglia a zero emissioni del marchio. Questa fabbrica, in realtà, non è stata fondata da Mercedes: fu edificata nel 1938 dalla Borgward, che fino agli anni ’60 ha prodotto qui berline e vetture sportive. Poi con il fallimento del marchio, è passata sotto il controllo della Hanomag, a sua volta rilevata da Daimler-Benz.
Le prime Mercedes sfornate a Brema, e contemporaneamente negli stabilimenti di Stoccarda e Sindelfingen, sono state le berline medio-superiori W114/115, seguite dalle W123 e W124 e dalla successiva Classe E W210, fino al 2003. La svolta si è registrata nel 1982, con l’inizio della realizzazione della 190, prima Mercedes di classe media, e della successiva Classe C W202. La produzione europea di questi modelli si è insediata in maniera definitiva a Brema, al fianco alla SL, prodotta in questa fabbrica con la serie R129 del 1989.
La casa di 12 modelli
L’impianto tedesco ha visto nascere anche i Suv di classe media, derivati dalla Classe C, partendo nel 2008 con GLK, per continuare con GLC, anche coupé, da cui nel 2018 è arrivato EQC, il primo modello elettrico capostipite della gamma EQ, che oggi si è allargata anche nei segmenti inferiori e superiori. Grazie ai nuovi arrivi, e prima dello stop di SLK/SLC nel 2020, l’impianto di Brema ha ottenuto un nuovo record arrivando alla produzione contemporanea di 12 modelli diversi. Per raggiungere questa flessibilità, nel 2016 il marchio ha realizzato un importante piano di ammodernamento. I 750 milioni di euro investiti sono stati destinati anche all’implementazione dell’efficienza energetica e delle tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale e della produzione di rifiuti.
Dimensioni e produttività al top
Brema è uno degli impianti Mercedes più grandi d’Europa e uno dei primi nel mondo. Si estende su oltre 1,5 milioni di metri quadrati e dà lavoro a 12.500 addetti. Per estensione e numero di dipendenti è dietro solo ai siti di Sindelfingen e di Stoccarda, vicino al quartier generale del marchio, che però produce scocche, motori e componenti. La pandemia, nel 2020, non ha fermato l’impianto di Brema che è stato il primo in assoluto per unità prodotte, con 324.000, superando Sindelfingen, che si è fermato a 319.000.
Oggi lo stabilimento di Brema è un riferimento per la Classe C, che con la serie W206 torna ad essere prodotta in questa fabbrica in entrambe le versioni principali e per la GLC, per cui svolge anche il ruolo di coordinamento delle fabbriche di Stati Uniti e Sudafrica. Oltre a questi modelli e alla EQC, l’impianto tedesco è teatro dell’assemblaggio della nuova AMG SL e delle varianti coupé e cabriolet della Classe E, che continuano a utilizzare una piattaforma di derivazione Classe C.
Le ultime auto tradizionali e le nuove elettriche
Le sportive derivate da Classe C ed E saranno tra gli ultimi modelli a motore endotermico lanciati da Mercedes prima della totale conversione all’elettrico annunciata dal marchio a partire dal 2025. Accanto a questi, a Brema verranno prodotte la GLC e la seconda generazione di EQC. Sempre fra due anni nell’impianto tedesco partirà la produzione di nuovi modelli con acciaio ottenuto con nuovi processi a basse emissioni di CO2, che aiuteranno a ridurre indirettamente l’impronta di carbonio della produzione di queste vetture e a raggiungere l’obiettivo della neutralità fissato per il 2039.