La crisi dei chip impatta l’intera filiera dell’auto, compreso il mercato dell’usato. La carenza di semiconduttori ha portato a una riduzione delle vetture prodotte, che inevitabilmente ha inciso sulle disponibilità delle concessionarie e sulle scelte dei clienti.
Tutto questo, di conseguenza, ha avuto delle profonde ripercussioni anche sul mercato dell’auto usata. Le concessionarie ufficiali e tantissimi venditori indipendenti devono fare i conti con la mancanza di auto di seconda mano da vendere. Risulta difficile reperire vetture usate da comprare, a causa dell’assenza del rientro delle macchine nelle permute dopo il ritiro di un veicolo nuovo da parte dell’automobilista.
Auto usate più care
Le vetture usate, a ottobre, hanno registrato un aumento del prezzo pari allo 0,9%, con una tendenza in crescita in confronto a luglio (stabile rispetto al 2020), agosto (+0,3%), e settembre (+0,7%). Il rialzo dei prezzi, come dicevamo, è portato dalla mancanza di vetture nuove. Questo poiché sempre meno persone comprano un’auto nuova per via dei tempi di attesa lunghissimi e perché in molti proprio per non aspettare così tanto l’auto nuova ripiegano sull’usato. Crescono contestualmente anche i costi dei servizi. I prezzi per i servizi di manutenzione e riparazione delle vetture nel mese di ottobre hanno avuto un tasso di crescita dell’1,4%, in leggera diminuzione rispetto all’1,5% di settembre e all’1,6% di agosto.
Le cause e la situazione di Stati Uniti e Canada
Secondo l’Osservatorio Autopromotec, l’aumento è dovuto all’accresciuto interesse dei consumatori per il mercato dell’usato dopo le difficoltà e i ritardi nelle consegne del nuovo. Tesi che trova conferma nel crollo delle immatricolazioni rispetto al 2020 e nel fatto che anche Stati Uniti e Canada stanno vivendo una situazione analoga. Nel Nord America, la crisi dei chip ha avuto un impatto ancora più forte rispetto all’Europa: la tempesta di neve di febbraio e l’alluvione di giugno in Michigan, sede di numerosi costruttori tra i quali Ford e Jeep, hanno messo ancora più in difficoltà un settore già in crisi. In alcuni casi l’usato con pochi km è arrivato a raggiungere prezzi superiori alle auto nuove.
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Aumenti anche per le vetture nuove
Lo studio dell’Osservatorio Autopromotec, naturalmente, ha preso in considerazione anche il mercato delle auto nuove. I prezzi del nuovo sono cresciuti mese dopo mese nel primo semestre del 2021, fino al picco (+3,2%) di giugno. L’aumento dei prezzi ha rallentato tra luglio e agosto, il periodo delle ferie per la maggior parte degli italiani, per poi risalire da settembre con il rientro al lavoro e il ritorno alla vita di tutti i giorni.