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Auto che non vedremo più: Renault Twingo

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Pubblicato il 28 August 2023
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Dopo tre serie, la piccola Renault Twingo si appresta ad andare in pensione. Dopo di lei la casa francese uscirà dal segmento delle citycar

Anche i miti vanno in pensione. La gloriosa storia della Renault Twingo è iniziata 30 anni fa, nel 1993, ma difficilmente avrà un seguito. La piccola auto della casa francese dovrebbe uscire dai listini entro il 2024 o il 2025, come ha già anticipato il CEO del gruppo Renault, Luca De Meo, che ha sottolineato la difficoltà nel produrre “un’auto con motore termico così compatta”. In realtà potrebbe terminare la produzione anche della versione elettrica, con il costruttore francese intenzionato a ridurre la gamma e concentrarsi sui modelli più redditizi.

Il segmento A, quello delle citycar, è da sempre il meno remunerativo per le case automobilistiche: al giorno d’oggi elettrificare vetture di piccole dimensioni, in modo da abbassare le emissioni di CO2 come richiesto dall’Europa, diventa insostenibile. Per questo motivo l’attuale terza generazione della Twingo, prodotta dal 2014 e reduce dal restyling del 2019, sarà l’ultima: un addio doloroso a un modello iconico e importantissimo nella storia della Renault.

Renault Twingo: alla conquista degli automobilisti

Fin dall’esordio la Renault Twingo ha riscosso un successo commerciale clamoroso. Pur avendo una lunghezza di soli 3,43 metri (per 1,63 di larghezza e 1,42 di altezza), la piccolina ha avuto il merito di unire le dimensioni compatte a un elevato spazio interno: abbattendo i sedili era possibile trasportare oggetti lunghi anche due metri. La sostituta della Renault 4 ha rappresentato una svolta per la casa francese, capace di realizzare una vettura innovativa e dallo stile originale, doti che rendono immortale la prima generazione della Twingo, prodotta dal 1993 al 2007. La prima monovolume dagli ingombri di un’utilitaria esordisce al salone di Parigi nell’ottobre del 1992 e colpisce subito non soltanto per il nome, frutto di un mix fra le parole Twist, Swing e Tango: la novità piace al punto che nella sola rassegna parigina gli ordini ammontano a 2.240 unità.

L’estetica è inconfondibile con il passo di 2,35 metri e i grandi fari “a rana” che comprendono anche gli indicatori di direzione; mentre i paraurti anteriore e posteriore sono in plastica e, sulla fiancata, si mettono in evidenza le due grandi superfici vetrate. Comodità e semplicità sono le parole d’ordine nell’abitacolo: la strumentazione digitale è posizionata in alto al centro, dietro al volante ci sono le spie e il climatizzatore ha le manopole colorate; i vetri anteriori sono manuali e quelli posteriori fissi. Il divano posteriore è sdoppiabile, con sedili scorrevoli. La visibilità è esagerata grazie ai grandi vetri e la luminosità aumenta ancora di più nella versione con l’enorme tetto apribile.

Renault Twingo: dall’unico motore iniziale al 16 V

I primi anni la Twingo viene venduta con un unico motore: il C3G, un 4 cilindri ad aste e bilancieri, cilindrata di 1.239 cc da 54 CV a 5.300 giri, con catalizzatore e cambio manuale a 5 rapporti per una velocità massima di 150 km/h, toccata grazie al peso di soli 1.175 kg. Nel 1996 il motore viene portato a 60 CV abbinato anche al cambio automatico a 3 rapporti della versione Matic; mentre nel 2001 esordisce la 16V da 75 CV. Sempre nel 2001 il restyling porta in dote maggiori comfort e sicurezza con airbag e freni con dischi ventilati davanti e tamburi maggiorati dietro e, come optional, ABS con EBA (emergency brake assist). La prima generazione della Twingo viene prodotta in oltre 2,4 milioni di esemplari dal 1993 al 2007.

Auto che non vedremo più: Renault Twingo

Renault Twingo: con la seconda serie arriva la versione diesel

La seconda generazione resta in produzione dal 2007 al 2014 e segna un taglio netto rispetto alla versione originale. La carrozzeria non è più una piccola monovolume, ma una più convenzionale hatchback a due volumi, che però conserva la sola soluzione a tre porte. Cambia anche lo stile, meno giovanile e più serioso e moderno, con un mix di curve e spigoli. La nuova Twingo è 17 cm più lunga rispetto all’antenata e, nella parte anteriore, presenta grandi fari a forma di goccia; i parafanghi sono allargati, la coda leggermente bombata e i fari posteriori quadrangolari si trovano ai lati di un portellone in posizione incassata rispetto al paraurti.

Gli interni restano giovanili, anche se con un tocco di modernità a partire dalla presa USB per collegare dispositivi audio. È possibile scegliere tra un divanetto intero o due sedili posteriori separati. La seconda generazione della Twingo nasce sul pianale accorciato della Clio II e, all’esordio, le motorizzazioni previste sono quattro, compresa una a gasolio. Nel 2008 arriva la Twingo RS, equipaggiata con motore 1.6 aspirato da 133 CV che le garantisce prestazioni brillanti, seguita dalla versione 1.2 16v con cambio automatico. Il restyling del 2011, invece, porta varie novità estetiche e all’interno dell’abitacolo.

Renault Twingo: prezzi, dimensioni e caratteristiche 3

Renault Twingo: arriva l’elettrica

L’attuale Twingo, di terza generazione, debutta nel 2014 e nasce dal progetto congiunto di Renault e Mercedes-Benz che porta allo sviluppo di una piattaforma comune per tre vetture: la Twingo, la Smart Fortwo III serie e la Smart Forfour II serie. Le tre auto hanno il motore posizionato posteriormente sotto al bagagliaio, il H4Bt, e la trazione posteriore; mentre sotto al cofano anteriore ci sono la batteria, il radiatore e i serbatoi dei liquidi dei freni e dei tergicristalli. All’inizio la Twingo è disponibile in tre motorizzazioni benzina e gpl, alle quali si affianca la versione GT. Il restyling del 2019 porta novità estetiche sia nella parte anteriore, con nuovi fari, che in quella posteriore con la presa d’aria più grande sui parafanghi per raffreddare il motore. Per quanto riguarda i motori, resta solo la versione SCe da 65 CV. Nel febbraio del 2020 viene annunciata la versione elettrica, la Twingo Z.E., dotata di batteria agli ioni di litio da 22 kWh raffreddata a liquido e autonomia dichiarata con il ciclo WLTP di 180 km d’estate e 110 km d’inverno. Si ricarica in circa un’ora a 22 kW in corrente alternata e ha il motore elettrico posizionato nel posteriore sotto il vano bagagli. Raggiunge la velocità massima di 135 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 12,9 secondi.

Pubblicato il 28 August 2023
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