La Maserati Ghibli si appresta a salutare e a uscire dai listini. La casa automobilistica modenese preferisce puntare sempre di più sulle auto sportive e sui Suv, come testimoniano la nuova GranTurismo e l’esordio della Grecale. La scelta dell’azienda si basa sui numeri del mercato: le berline sono via via meno richieste, rimpiazzate dalle vetture a guida alta che incontrano giorno dopo giorno il gradimento di un numero maggiore di automobilisti. La Ghibli (al pari della Quattroporte e della Levante Trofeo) sarà prodotta fino al termine di quest’anno e venduta nel 2024, per poi andare in pensione e lasciare, assieme al motore V8, il testimone all’elettrico. La nuova Quattroporte, che sarà presentata l’anno prossimo, avrà il compito di rimpiazzare sia la Ghibli che l’attuale Quattroporte. La nuova berlina sarà la prima a essere proposta esclusivamente con motori elettrici, che potrebbero raggiungere i 1.000 CV nella versione Trofeo.
Un nome che riporta agli anni ’60
La Ghibli attuale è una berlina a 4 porte di lusso dalle alte prestazioni che si colloca al di sotto della Quattroporte e viene prodotta dal 2013. Il nome, invece, è quello di una coupé a 2 porte prodotta da Maserati in due serie: la prima, a 2 posti, dal 1967 al 1973, e la seconda, a 4 posti, dal 1992 al 1996. Esteticamente la Ghibli è più aggressiva dalla Quattroporte, da cui deriva. Il frontale si distingue per i due sottili gruppi ottici disposti orizzontalmente accompagnati da un elemento di continuità che li lega direttamente alla calandra, di forma trapezoidale con griglia a listelli fini verticali. Nella parte posteriore spiccano i fari a lama di falce delimitati da una linea netta che separa il faro dalla fiancata e la unisce al paraurti posteriore. La plancia presenta un contrasto bicromatico ed è sportiva con linee nette e superfici pulite; mentre la strumentazione si sviluppa su tre livelli e comprende lo schermo centrale touch da 8,4 pollici.
La Ghibli è sviluppata sul pianale Maserati M156, versione con passo accorciato del telaio della Quattroporte, ed è più corta della sorella maggiore, mentre la larghezza è la stessa. Le due vetture condividono il motore benzina V6 (2979 cm cubici 6 cilindri disposti a V con angolo di 60°, biturbo a iniezione diretta, interamente in alluminio) da 410 CV e da 330 CV. Questo propulsore è stato progettato dai tecnici Ferrari e Maserati e viene assemblato dalla Ferrari stessa a Maranello. Alla Ghibli spetta il primato di prima Maserati con motore a gasolio: il 3.0 V6 turbo con tecnologia MultiJet II di 2987 cm cubici da 275 CV . Tutti i motori sono abbinati al cambio automatico ZF a 8 rapporti dotato della possibilità di selezione manuale delle marce. La trazione è posteriore oppure integrale; quest’ultima è abbinata solo al 3,0 litri benzina da 410 CV.
I restyling del 2017 e del 2020
Con l’aggiornamento aumenta la tecnologia, a partire dal nuovo sistema multimediale da 8,4” e il pacchetto opzionale di sistemi di assistenza alla guida, tra cui il cruise control adattivo, l’avvertimento di abbandono della corsia e il controllo dell’angolo cieco. Il motore benzina V6, nella versione meno potente, viene portato a 350 CV; mentre nel 2018 il V6 più performante arriva a 430 CV sia per la Ghibli S che per la Ghibli S Q4. Debuttano gli allestimenti GranLusso e GranSport, disponibili per tutte le motorizzazioni (adeguate alla normativa Euro 6C), i fari full-led adattivi di serie, nuove tinte esterne e inediti disegni per i cerchi in lega.
Il restyling del 2020 prevede anche un aggiornamento della gamma motori con l’esordio di una versione ibrida. Tutti i modelli hanno il nuovo sistema multimediale da 10,1”, il quadro strumenti digitale con servizi Maserati Connect e nuovi sistemi di assistenza alla guida. A livello estetico subiscono alcune modifiche le grafiche della fanaleria anteriore e posteriore; arrivano nuovi paraurti anteriori e posteriori e una calandra ridisegnata. Tutti i propulsori vengono aggiornati per soddisfare la normativa Euro 6D-temp e debutta una versione ibrida con motore 2 litri turbo e sistema mild hybrid 48V. Insieme alla prima elettrificata, esordisce anche la Ghibli Trofeo, modello di punta dotato del 3.8 V8 biturbo da 580 CV.
Addio in grande stile con la 334 Ultima
La Ghibli saluta con il titolo di berlina più veloce del mondo, ottenuto dalla 334 Ultima che è anche l’ultima berlina del Tridente equipaggiata con il motore V8, il mitico 8 cilindri Twin Turbo con V di 90 gradi, da 580 CV e 334 km/h che dà il nome all’ultima versione della Ghibli. I tecnici Maserati hanno ottimizzato al massimo il peso dell’auto e le gomme per permettere alla berlina di toccare il record di velocità: 8 km/h in più rispetto alla versione Trofeo “standard” e uno in più della precedente detentrice del primato, la Bentley Flying Spur Speed. La Ghibli 334 Ultima scatta da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi contro i 4,3 della Trofeo e presenta anche ricercati dettagli estetici.
La berlina è stata verniciata con la tinta Scià di Persia, a cui si sommano alcuni particolari color rubino e il nuovo logo 334, verniciato sui passaruota anteriori. Inoltre è equipaggiata con il full carbon exterior kit, che include le mostrine del paraurti anteriore, le maniglie delle portiere, le calotte specchio e i montanti B&C. Ritocchino anche per i cerchi e le coppe centrali, con il nuovo colore grafite scuro opaco, abbinato al Tridente rubino e alle pinze dei freni nero lucido. All’interno troviamo sedili in pelle in color terracotta o nero con incisi gli stemmi Maserati e la scritta “V8 Ultima”. La Maserati Ghibli 334 Ultima sarà prodotta soltanto in 103 esemplari, numero inciso su un’apposita targhetta situata nel tunnel centrale con scritto “una di 103”.