La storia del marchio Opel è legata indissolubilmente a quella della Corsa, la piccola auto nata nel 1982 e oggi giunta alla sesta generazione. Si tratta di una delle utilitarie più amate, soprattutto in Europa, che ha saputo conquistare i cuori di milioni di automobilisti e automobiliste, grazie alle dimensioni contenute e alla capacità di adattarsi a livello stilistico al cambiamento dei tempi. Una vera e propria best seller, creata appositamente dalla casa tedesca per coprire il vuoto nella gamma lasciato dalla Kadett, nata come utilitaria e successivamente cresciuta fino a occupare il segmento della Volskwagen Golf. I progettisti Opel si tuffano nel nuovo progetto con l’idea di realizzare una vettura dai costi contenuti, dalle dimensioni compatte, ma di grande affidabilità per contrastare il dominio di vetture come Volkswagen Polo, Ford Fiesta e Renault 5, che a breve sarebbe diventata Supercinque. Obiettivo ampiamente centrato, come testimoniano i numeri e la carriera della Corsa (che è anche la prima auto a trazione anteriore del marchio), ancora oggi nelle concessionarie, anche se con forme e dimensioni decisamente maggiori rispetto alla versione originale.
La prima generazione, un boom da 3,1 milioni
La prima serie, classificata come Opel Corsa A dalla casa tedesca, sfoggia una grande aggressività in soli 3,62 metri di lunghezza e 745 kg di peso, grazie ai passaruota bombati che le conferiscono un aspetto da rally. La piccola utilitaria fa subito breccia nei cuori degli automobilisti, attratti da robustezza, versatilità e costi contenuti: in 11 anni, la prima generazione vende 3,1 milioni di unità. Un successo clamoroso per Opel, che rientra dei cospicui investimenti per produrre la prima auto a trazione anteriore, grazie anche alle agevolazioni concesse dal governo spagnolo, in cambio della decisione di produrre la Corsa in uno stabilimento vicino a Saragozza.
La struttura è a scocca portante, con trazione anteriore, sospensioni anteriori MacPherson e posteriori a ruote interconnesse e freni a disco sulle ruote anteriori e a tamburo su quelle di dietro, accorgimenti ancora presenti nelle discendenti odierne. Accanto alla versione hatchback con portellone posteriore, troviamo anche la tre volumi, chiamata TR, per soddisfare le esigenze degli automobilisti in cerca di una piccola familiare; mentre per i più sportivi c’è la GSi da 100 CV. Nel 1987, a cinque anni dall’esordio, la casa tedesca propone anche versioni più pratiche e fruibili a 4 e 5 porte, mantenendo lo stesso telaio e interasse. Seguono anche nuovi allestimenti, tra cui il GT che sostituisce l’SR e la motorizzazione 1.3i con il primo propulsore a iniezione. La prima Corsa conquista un pubblico in gran parte maschile, convinto dal carattere sportivo della piccola tedesca, che al momento del lancio sul mercato offre i seguenti motori: 1.0 da 45 CV, 1.2 da 55 CV, con cambio manuale a 4 marce e, a richiesta, a 5 marce, che è standard sul 1.3 da 70 CV e 75 nella versione 1.3 S.
Due restyling prima di salutare
La Opel Corsa A subisce il primo aggiornamento nel 1987: la mascherina e altri dettagli delle varie carrozzerie vengono ridisegnati; la gamma motori, invece, si arricchisce con l’arrivo del propulsore decisamente economico 1.5 diesel da 50 CV, seguito nel 1988 dal 1.5 TD turbocompresso da 67 CV. La prima generazione, dato il grande successo, resta in produzione fino al 1993, il tempo per ricevere un altro restyling, nel 1990, che porta cambiamenti più vistosi nel frontale e nelle fanalerie, e vede la sostituzione dei motori 1.3 con il nuovo 1.4 da 72 CV.
La Corsa B strizza l’occhio alle donne
Dopo aver conquistato soprattutto gli uomini, l’utilitaria tedesca decide di fare un passo deciso per venire incontro all’universo femminile. Scelta quanto mai azzeccata, dato che la Corsa B saluterà nel 2000 con oltre 4 milioni di esemplari venduti in 7 anni di commercializzazione. Nel 1993 esordisce la seconda generazione, che abbandona gli spigoli per accogliere linee più dolci e morbide; anche i fanali squadrati lasciano il posto a una soluzione più arrotondata e aggraziata. Per convincere le donne, sempre alla ricerca di spazio e comodità, la Corsa cresce di 10 centimetri per accogliere meglio passeggeri e bagagli.
Inoltre, seguendo la moda in voga all’inizio degli anni ’90, lo stile della carrozzeria cambia nettamente fra la versione tre e cinque porte: la forma dei fari è differente, a goccia per la 3 porte, verticali per la 5 porte, e anche il resto del posteriore varia. La nuova Corsa è disponibile anche nella versione station-wagon, non bellissima dal punto di vista estetico, ma l’ideale per chi vuole ampio spazio a prezzi contenuti. Il restyling del 1997 porta un’importante novità: l’introduzione del rinnovato motore tre cilindri da un litro di cilindrata con quattro valvole per cilindro, una soluzione che presenta un ottimo compromesso fra prestazioni, elasticità, comfort e contenimento dei consumi.
Largo all’iniezione diretta con la terza generazione
Con la Corsa C, prodotta dal 2000 al 2006, arriva l’iniezione diretta sui motori diesel, con aumento delle prestazioni e il calo di emissioni e consumi. La nuova versione è più lunga di 10 cm rispetto alla precedente e offre una maggiore abitabilità. Le linee tornano a essere più decise, i fari anteriori tagliati di netto nella parte inferiore e quelli posteriori in posizione rialzata e verticale. La station-wagon va in pensione, ma la Corsa continua a riscuotere successo, grazie anche agli apprezzati motori a 4 valvole per cilindro: alle fine vengono vendute 2,5 milioni di unità.
Dall’alleanza con Fiat fino ai giorni nostri
La quarta generazione, prodotta dal 2006 al 2014, nasce sotto l’alleanza con il gruppo Fiat: la Corsa D viene sviluppata sulla stessa piattaforma della Grande Punto, anche se le due auto hanno un design completamente diverso. La piccola tedesca sfiora i 4 metri di lunghezza e nella versione a tre porte somiglia molto a una coupé, per il taglio della zona finale del tetto e del finestrino posteriore. La nuova versione Start/Stop con motore 1.3 CDTI dichiara consumi molto bassi, grazie alla tecnologia ecoFLEX: 3,3 l/100 km nel ciclo misto con 88 g/km di emissioni di CO2. In otto anni, la Corsa D vende 2,8 milioni di unità, portando il totale a 12,3 milioni di vetture consegnate dall’esordio nel 1982. La quinta generazione, o Corsa E, viene prodotta dal 2014 al 2019. Nasce sulla stessa piattaforma della serie precedente e, per la prima volta, supera i 4 metri di lunghezza e continua a essere proposta nelle versioni a 3 o a 5 porte. Al momento del lancio la Corsa E può contare su sette motorizzazioni, cinque a benzina e due diesel, con due tipologie di trasmissione: cambio manuale a 5 o 6 marce.
Nel 2019 debutta l’attuale sesta generazione. La Corsa F è il primo modello progettato da Opel dopo l’ingresso nel gruppo francese PSA e nasce sulla stessa piattaforma della seconda generazione della Peugeot 208, con la quale condivide anche gli stessi motori. La vettura viene presentata il 23 maggio 2019 inizialmente solo nella versione elettrica, denominata Opel Corsa-e; mentre i modelli a combustione debuttano a fine giugno dello stesso anno. Il taglio rispetto al passato è netto sia a livello stilistico che di dimensioni: l’ultima Corsa è più lunga, più larga, ha un passo più generoso e viene proposta soltanto nella versione a 5 porte.