Le moderne automobili sono ormai sempre più tecnologiche e connesse. A permetterle di funzionare è l’impianto elettrico, studiato e messo a punto non soltanto per gestire tutte le funzioni digitali delle vetture, ma anche tutte le componenti attivate proprio da sistemi elettrici come i fari o il motorino di avviamento, giusto per fare un paio di esempi. Vediamo allora come è fatto e come funziona l’impianto elettrico.
Con il termine schema elettrico auto si fa riferimento alla rappresentazione semplificata di un circuito elettrico o elettronico, che utilizza simboli comuni. Avere a disposizione lo schema elettrico è utile se si vuole procedere a riparazioni in autonomia. Lo schema elettrico può essere facilmente accessibile anche sul web, nel caso in cui non sia presente tra i documenti della vettura.
Tra le componenti indispensabili per un corretto funzionamento dell’impianto elettrico troviamo:
- Batteria
- Motorino di avviamento
- Alternatore
- Cavi e connettori
- Fusibili
Il primo elemento fondamentale è la batteria, definita come il serbatoio della corrente elettrica. La sua funzione è infatti la raccolta di energia. La tensione della batteria è misurata in Volt ed è ciò che permette alla corrente di scorrere attraverso i fili dei circuiti. Quando questa si abbassa oltre un certo limite, l’auto non potrà essere messa in moto. La capacità della batteria è, invece, misurata in Ampere.
Il secondo componente, che deve essere sempre in ottimo stato, è il motorino di avviamento. Ha la funzione di mettere in rotazione il motore, sfruttando una notevole quantità di energia della batteria, per permettere al propulsore di raggiungere un numero di giri sufficiente in modo da lavorare in autonomia. È formato da un motore elettrico, un elettromagnete e il gruppo pignone con sistema a ruota libera.
Proseguendo nell’analisi dell’impianto elettrico auto troviamo l’alternatore, il dispositivo tramite il quale è possibile trasformare l’energia meccanica in energia elettrica sotto forma di corrente alternata e che consente la ricarica della batteria e il funzionamento dei vari dispositivi.
I cavi sono un altro elemento indispensabile per il funzionamento dell’impianto elettrico auto. Percorrono tutto il corpo vettura e sono rivestiti da una guaina isolante, per essere costantemente protetti dalle intemperie. Questi cavi sono di colori differenti: quelli rossi o arancioni indicano una tensione positiva, mentre quelli blu, neri o verdi indicano la massa. Inoltre, il diametro dei cavi varia a seconda della potenza elettrica che devono trasportare.
I cavi sono un altro elemento indispensabile per il funzionamento dell’impianto elettrico auto. Percorrono tutto il corpo vettura e sono rivestiti da una guaina isolante, per essere costantemente protetti dalle intemperie. Questi cavi sono di colori differenti: quelli rossi o arancioni indicano una tensione positiva, mentre quelli blu, neri o verdi indicano la massa. Inoltre, il diametro dei cavi varia a seconda della potenza elettrica che devono trasportare.
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Ci sono delle differenze fra lo schema elettrico di un’auto con motore diesel e quella di una vettura con motore benzina. Infatti, entrambe hanno componenti proprie dei motori a gasolio. Questi ultimi utilizzano l’autocombustione, cioè l’accensione spontanea della miscela di gasolio e aria, causata dalla compressione dei pistoni e dall’alta temperatura. Questo sistema utilizza le candelette per preriscaldare il carburante e facilitare l’innesco della combustione in fase di avviamento. Quando si ha un’auto con motore diesel, bisogna fare attenzione prima di accendere il motore, attendere qualche secondo in modo da permettere ai riscaldatori di compiere il loro dovere.
Nel caso in cui la batteria dell’auto si scarichi, esistono diverse modalità per riuscire a mettere in moto la vettura prima di recarsi presso la propria officina. Un metodo molto comune, è quello di sfruttare la batteria di un’altra vettura utilizzando dei cavi di ricarica. Bisognerà collegare questi cavi rispettando il polo positivo e quello negativo e, in seguito, avviare il propulsore. Qualora non si abbiano a disposizione i cavi, si potrà provare la partenza a spinta. In questo caso, dopo aver girato la chiave di accensione, bisognerà tenere premuta la frizione. Una volta raggiunta una velocità sufficiente, si dovrà inserire la seconda marcia e rilasciare rapidamente il pedale della frizione per avviare il motore.