Possedere un’auto d’epoca rappresenta non solo un ottimo investimento, ma anche un motivo di orgoglio perché si ha la consapevolezza di avere tra le mani un pezzo di storia. Conoscere tutte le regole è fondamentale per poter circolare su strada.
Per auto storiche si intendono tutti quei veicoli d’interesse collezionistico ancora attivi e funzionanti, con oltre 20 anni di età, che risultano iscritti ai registri dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o di uno degli altri enti riconosciuti. Per iscrivere all’ASI le auto d’epoca occorre tuttavia richiedere il Certificato di Rilevanza Storico Collezionistica e l’Attestato di Datazione e Storicità presso il Dipartimento per i Trasporti Terrestri.
Successivamente all’iscrizione verranno rilasciati alcuni documenti: il certificato d’identità, il certificato di rilevanza storica e collezionistica e la carta FIVA.
Il certificato d’identità è il documento tramite il quale sono indicati gli estremi identificativi delle auto storiche, la descrizione dello stato di conservazione o del restauro e le eventuali difformità rispetto al modello originale, mentre il certificato di rilevanza storica è il documento necessario per la circolazione dei veicoli considerati di interesse storico e collezionistico.
La Carta FIVA, infine, è il documento di riconoscimento del veicolo contenente la fotografia, la datazione, gli estremi identificativi, la classificazione nonché l’annotazione delle eventuali difformità dallo stato d’origine riscontrate, secondo le norme del Codice Tecnico Internazionale FIVA vigente e, se necessario, la sintesi della storia del veicolo.
L’iscrizione auto all’ASI non è obbligatoria, ma è fortemente consigliata per via di numerosi vantaggi ad essa collegati. In primo luogo se l’auto ha un’età compresa fra i 20 e 29 anni dalla data di immatricolazione e risulta iscritta ASI, l’importo del bollo auto è dimezzato. Successivamente si potrà godere di una tariffa assicurativa agevolata ed infine questa iscrizione garantirà una quotazione di mercato maggiore.
L’iscrizione di un’auto d’epoca all’ASI ha un costo ridotto pari a circa 42 euro. Come detto, questa iscrizione comporta il rilascio dei documenti indicati in precedenza oltre alla possibilità di ricevere a casa la rivista ufficiale dell’ASI “La Manovella”.
Il passaggio di proprietà per le auto d’epoca segue le stesse regole previste per le vetture moderne. Ovviamente è sempre opportuno effettuare una visura sulla targa del veicolo così da avere la certezza della storicità dell’auto. Autenticata la firma del venditore si potrà registrare il passaggio presso l’unità territoriale ACI – Pubblico Registro Automobilistico, per poter richiedere alla Motorizzazione Civile l’aggiornamento della carta di circolazione.
A partire dal 1° gennaio 2015 i veicoli di interesse storico e collezionistico ultraventennali non godono più delle agevolazioni IPT a seguito delle modifiche della Legge di Stabilità. Fa eccezione solo la Provincia autonoma di Bolzano.
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La auto storiche godono di agevolazioni in merito al pagamento del bollo. È prevista, infatti, l’esenzione ma soltanto per quelle che hanno più di trent’anni, mentre non godono dell’esenzione dal bollo le auto storiche ultraventennali i cui proprietari però dal 2019 hanno una riduzione sulla tassa di possesso.
Oggi l’esenzione del bollo auto viene applicata automaticamente a tutte le auto con almeno 30 anni di immatricolazione, indipendentemente dall’eventuale iscrizione al registro storico, ma queste non devono essere adibite a uso professionale né devono essere utilizzate nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni.
Se il veicolo storico ultratrentennale circola ancora su strada, il proprietario è tenuto al versamento di una quota annuale pari a 28,40€.
Sono previste numerose agevolazioni riservate ai proprietari di auto d’epoca o d’interesse storico per quel che riguarda l’assicurazione della vettura. Il premio sarà decisamente inferiore rispetto ad un’auto moderna e non sono previste classi di merito basata sul sistema bonus/malus. L’unica limitazione riguarda l’età del contraente che non può essere inferiore ai 23 anni.
Anche per le auto storiche valgono gli stessi intervalli di tempo per la revisione previsti per le auto moderne. Se il veicolo risulta effettivamente iscritto a uno dei registri nazionali autorizzati, il proprietario è in possesso dell’apposita documentazione e sulla carta di circolazione è riportata la voce ‘veicolo storico’, la cadenza della revisione è biennale. La circolare ministeriale 4862/18 ha fatto venire meno l’obbligo di effettuare la revisione delle auto storiche esclusivamente presso la Motorizzazione Civile aprendo anche ai centri specializzati.
In questo caso bisogna distinguere tra auto d’epoca e auto storica. Le prime possono circolare solamente in caso di manifestazioni, mentre le seconde possono circolare senza limitazioni a seconda delle normative in materia di emissioni e dimostrando che le parti meccaniche del veicolo siano perfettamente integre e che la loro manutenzione sia costante.
Cose da sapere
Cosa si intende per auto storiche?
Per auto storiche si intendono tutti quei veicoli d’interesse collezionistico ancora attivi e funzionanti, con oltre 20 anni di età, che risultano iscritti ai registri dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o di uno degli altri enti riconosciuti.
Cosa serve per iscrivere un’auto storica all’ASI?
Per iscrivere all’ASI le auto d’epoca occorre richiedere il Certificato di Rilevanza Storico Collezionistica e l’Attestato di Datazione e Storicità presso il Dipartimento per i Trasporti Terrestri. Successivamente all’iscrizione verranno rilasciati alcuni documenti: il certificato d’identità, il certificato di rilevanza storica e collezionistica e la carta FIVA.
I proprietari di auto storiche pagano il bollo?
È prevista l’esenzione ma soltanto per le auto storiche che hanno più di trent’anni, mentre non godono dell’esenzione dal bollo le auto storiche ultraventennali i cui proprietari però dal 2019 hanno una riduzione sulla tassa di possesso.
Ci sono agevolazioni sull’assicurazione per le auto d’epoca?
Sono previste numerose agevolazioni riservate ai proprietari di auto d’epoca o d’interesse storico per quel che riguarda l’assicurazione della vettura. Il premio sarà decisamente inferiore rispetto ad un’auto moderna e non sono previste classi di merito basata sul sistema bonus/malus. L’unica limitazione riguarda l’età del contraente che non può essere inferiore ai 23 anni.