Rispettare le regole stabilite dal nostro Codice della Strada significa non solo essere certi di guidare in modo sicuro, ma anche prevenire la possibilità di vedersi notificate multe salate. Tra le varie disposizioni del Codice quella del divieto di sorpasso è una delle più importanti da seguire.
Il sorpasso è disciplinato dall’articolo 148 del Codice della Strada e viene definito come la manovra mediante la quale un veicolo supera un altro veicolo, un animale o un pedone in movimento o fermi sulla corsia o sulla parte della carreggiata destinata normalmente alla circolazione. Per compiere questa manovra in tutta sicurezza ci si deve accertare che la visibilità sia ottimale, che chi precede non voglia a propria volta effettuare un sorpasso e che il tratto di strada sia libero. Lo stesso art. 148 CdS, poi, disciplina anche i casi di divieto di sorpasso, cioè tutte quelle situazioni in cui tale manovra può comportare dei rischi per la sicurezza dei passeggeri delle vetture.
L’art. 148 CdS stabilisce i casi in cui è possibile o meno effettuare il sorpasso. Al comma 10 è previsto il divieto di sorpasso in prossimità o in corrispondenza delle curve o dei dossi e in ogni altro caso di scarsa visibilità, mentre il comma 11 dispone il divieto di sorpasso di un veicolo già impegnato nella manovra di sorpasso ed il comma 13 il sorpasso in prossimità o in corrispondenza dei passaggi a livello senza barriere. Importante, poi, la disposizione prevista al comma 15 dove viene vietato il sorpasso a destra salvo determinate ipotesi.
Sfatiamo un mito. Non esiste un orario in cui sia consentito o meno effettuare un sorpasso, ma tutto dipende dalle condizioni di visibilità della strada. Se queste sono ottimali allora il sorpasso sarà consentito anche di notte purché la visibilità sia tale da consentire la manovra e che la stessa possa compiersi senza costituire pericolo o intralcio.
GUARDA I NOSTRI VIDEO
In questo caso è bene fare chiarezza. L’art 148 CdS comma 10 disciplina il divieto di sorpasso in curva, ma consente questa manovra soltanto nel caso in cui la strada è a due carreggiate separate o a carreggiata a senso unico o con almeno due corsie con lo stesso senso di marcia e vi sia tracciata apposita segnaletica orizzontale.
Identica disciplina vale per il sorpasso in prossimità di un dosso. Anche in questo caso vide il divieto di sorpasso tranne nell’ipotesi in cui la strada sia a due carreggiate separate o a carreggiata a senso unico o con almeno due corsie con lo stesso senso di marcia e vi sia tracciata apposita segnaletica orizzontale.
Riconoscere il segnale di divieto di sorpasso è semplice. Questo è imposto non solo in presenza della linea continua o della doppia linea continua sull’asfalto, ma anche in presenza dell’apposito cartello stradale con forma circolare, bordo rosso e sfondo bianco con al centro disegnate due autovetture. In presenza del segnale di divieto di sorpasso si possono superare esclusivamente i veicoli senza motore, i motocicli ed i ciclomotori purché la manovra venga compiuta entro la carreggiata senza oltrepassare la striscia continua.
Il divieto di sorpasso è previsto anche in presenza della sola segnaletica sull’asfalto rappresentata dalla linea continua o dalla doppia linea continua. Spesso si tende a non osservare questo divieto e ad effettuare ugualmente il sorpasso. È bene sapere che in questo caso la multa prevista dall’articolo 146 del Codice della Strada varia da un minimo di 42 sino ad un massimo di 173 euro oltre alla decurtazione di due punti dalla patente.
Cose da sapere
Cosa prevede il Codice della Strada in merito al sorpasso?
Il sorpasso è disciplinato dall’articolo 148 del Codice della Strada. Per compiere questa manovra in tutta sicurezza ci si deve accertare che la visibilità sia ottimale, che chi precede non voglia a propria volta effettuare un sorpasso e che il tratto di strada sia libero. Lo stesso art. 148 CdS disciplina anche i casi di divieto di sorpasso, cioè tutte quelle situazioni in cui tale manovra può comportare dei rischi per la sicurezza dei passeggeri delle vetture.
Quando vige il decreto di sorpasso?
L’art. 148 CdS stabilisce i casi in cui è possibile o meno effettuare il sorpasso. Al comma 10 è previsto il divieto di sorpasso in prossimità o in corrispondenza delle curve o dei dossi e in ogni altro caso di scarsa visibilità, mentre il comma 11 dispone il divieto di sorpasso di un veicolo già impegnato nella manovra di sorpasso ed il comma 13 il sorpasso in prossimità o in corrispondenza dei passaggi a livello senza barriere. Importante, poi, la disposizione prevista al comma 15 dove viene vietato il sorpasso a destra salvo determinate ipotesi.
Cosa indica il segnale di decreto di sorpasso?
Il segnale di divieto di sorpasso è semplice è imposto non solo in presenza della linea continua o della doppia linea continua sull’asfalto, ma anche in presenza dell’apposito cartello stradale con forma circolare, bordo rosso e sfondo bianco con al centro disegnate due autovetture. In presenza del segnale di divieto di sorpasso si possono superare esclusivamente i veicoli senza motore, i motocicli ed i ciclomotori purché la manovra venga compiuta entro la carreggiata senza oltrepassare la striscia continua.
Quali sono le sanzioni per chi infrange il divieto di sorpasso?
Il divieto di sorpasso è previsto anche in presenza della sola segnaletica sull’asfalto rappresentata dalla linea continua o dalla doppia linea continua. Spesso si tende a non osservare questo divieto e ad effettuare ugualmente il sorpasso. È bene sapere che in questo caso la multa prevista dall’articolo 146 del Codice della Strada varia da un minimo di 42 sino ad un massimo di 173 euro oltre alla decurtazione di due punti dalla patente.