Il valore residuo di un’automobile rappresenta l’elemento cardine intorno al quale ruota la valutazione di una vettura usata. Questo, in soldoni, indica il valore di un’auto dopo un determinato periodo di tempo, al netto della svalutazione alla quale questa è andata inevitabilmente incontro nel corso degli anni ed è determinato da vari elementi come l’anzianità del modello, la motorizzazione, il chilometraggio e l’allestimento.
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In generale, una macchina perde il 25% del prezzo iniziale dopo il primo anno di vita; tale percentuale raddoppia dopo tre anni e arriva a raggiungere l’80% dopo otto anni. Di seguito, ecco un elenco dei parametri più importanti che determinano il valore di un veicolo usato, aspetto fondamentale per evitare di cadere in truffe o di pagare un prezzo non congruo all’automobile che si intende acquistare.
Chilometri percorsi
È il primo aspetto da prendere in considerazione prima di acquistare un’auto usata: ci sono vetture che neanche si avvicinano ai 100mila km percorsi in dieci anni e altre che li hanno abbondantemente superati in tre o quattro anni di vita. In linea di massima si stima che un’auto percorra 10mila km ogni anno, e sulla base dei km fatti si calcola il prezzo. Se una vettura ha superato questa stima, si dovrebbe ridurre dello 0,3% il valore ogni 1.000 km. Bisogna prestare la massima attenzione: il contachilometri digitale è facilmente truccabile usando specifici software. Per evitare di cadere nella truffa, è consigliabile scegliere di acquistare un’auto con tutti i tagliandi fatti in casa madre. In questo modo si avrà uno storico dei chilometri realmente percorsi dall’esemplare. Sedili e pedaliere consumati a fronte di un numero basso di chilometri, può essere un altro indicatore di truffa.
Meccanica e carrozzeria
Vanno controllati i freni, lo stato generale del motore, la cinghia di distribuzione, l’usura degli pneumatici e degli ammortizzatori, la frizione, le pompe e, naturalmente, l’eventuale perdita di liquidi. Le condizioni generali della carrozzeria giocano un ruolo di grande importanza: ammaccature, graffi e segni di riverniciatura che indicano sinistri precedenti influiscono tantissimo sul prezzo. Da non sottovalutare la parte inferiore dell’auto: verificare sempre che non ci sia la presenza di ruggine e lo stato di conservazione dei semiassi e dei parafanghi.
Lo storico
L’insieme di revisioni, manutenzione ordinaria, interventi straordinari, multe e pignoramenti sono fondamentali per capire come sia stata trattata l’auto dai precedenti proprietari. Prima di procedere all’acquisto è fondamentale visionare il libretto di manutenzione e verificare che siano state fatte tutte le revisioni alla data regolare di scadenza. Meglio poi, come dicevamo, se questi vengono fatti direttamente in casa madre.
Marca, modello e rivenditore
Ci sono modelli che, a prescindere dal chilometraggio e dalla motorizzazione, tendono a mantenere un più alto valore sul mercato dell’usato. Questo perché si tratta di modelli molto ricercati e venduti, come ad esempio la Fiat 500. Lo stesso discorso vale anche per i brand premium. Una BMW Serie 3 manterrà sicuramente un valore più alto rispetto ad una Jaguar XE. Un altro aspetto da considerare sono i rivenditori e la rete di distribuzione. Privati e concessionari offrono prezzi differenti: il privato tende ad alzare al massimo il valore dell’auto, mentre il concessionario può eventualmente abbassarne il valore in caso di permuta. Inoltre, il concessionario solitamente offre un periodo di garanzia anche sulle vetture usate.
Gli optional
A parità di modello, accessori come sensori di parcheggio, climatizzatore e vari aiuti alla guida possono fare la differenza sul prezzo della macchina. Bisogna però assicurarsi che tutti gli accessori funzionino correttamente. Inoltre bisogna sincerarsi che il climatizzatore sia carico, che il Gps sia aggiornato all’ultima versione disponibile e che prese Usb e da 12 volt funzionino correttamente.