Il 2024 sarà l’anno del debutto di Omoda in Italia. Il brand parte del Gruppo Chery, colosso automotive con sede in Cina, farà il suo ingresso nel mercato europeo cominciando proprio dal nostro Paese, puntando su una gamma piuttosto ampia. A fare da apripista sarà la Omoda 5, un SUV di medie dimensioni che punta ad affermarsi tra i modelli a ruote alte del Segmento C, uno dei più agguerriti e competitivi in Italia. Ma non sarà che l’inizio. Le “mire espansionistiche” del marchio non si fermeranno al solo lancio di nuovi modelli, ma porteranno anche ad una presenza diretta del costruttore sul nostro territorio nazionale.
L’auto del debutto
Come dicevamo, ad aprire la strada italiana al marchio cinese sarà la Omoda 5. Si tratta di un SUV di Segmento C lungo 4,4 metri dal design molto personale. La parte frontale parla un linguaggio stilistico inedito per le nostre strade, con la grande calandra a dominare la scena, contornata dai gruppi ottici dotati della moderna tecnologia full-led. Il generoso passo di 2,6 metri, poi, assicura una buona volumetria interna: anche per chi viaggia dietro i centimetri non mancano, tanto per le gambe, quanto per la testa. Il vano bagagli, invece, può contare su una capacità in configurazione standard di 363 litri.
La gamma
Inizialmente la nuova Omoda 5 sarà proposta in abbinamento ad un propulsore a benzina non elettrificato a quattro cilindri turbo con una potenza di 197 CV. In un secondo momento, però, questo sarò affiancato da un powertrain 100% elettrico costituito da una batteria agli ioni di litio da 64 kWh, che manda energia ad un motore anteriore da 204 CV. L’autonomia dichiarata dal costruttore è di 450 km. Nel corso dell’anno, presumibilmente intorno all’estate, dovrebbe arrivare un secondo brand con un posizionamento più “premium” rispetto ad Omoda. Si tratta di Jaecoo, che farà il suo esordio sul mercato con la Jaecoo 7, un SUV leggermente più grande della Omoda 5, con una lunghezza di 4,5 metri e contenuti da segmento superiore.
Fatte in Italia
Ma il progetto più importante per il marchio è rappresentato dall’apertura di uno stabilimento in Italia. Per rispondere alla domanda del mercato europeo, l’obiettivo di Chery è quello di essere presenti sul territorio con un polo produttivo in loco. I vertici del gruppo cinese stanno attualmente vagliando diverse strategie d’azione e al momento non ci è dato sapere se verrà costruito un impianto da zero o se verrà acquisito uno stabilimento già esistente. Il tutto per raggiungere un obiettivo molto ambizioso. Entro la fine del 2024 l’intento è quello di vendere 30.000 auto, il che si traduce in una quota di mercato del 2%, con l’obiettivo di salire al 4% entro il 2025.