Prosegue anche con ottobre il trend discendente visto nei 3 mesi precedenti, con una forte contrazione delle vendite dovuta sia alla crisi dei microchip, che ha determinato una mancanza di auto nuove da immatricolare, sia all’intermittenza degli incentivi.
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INDICE |
Mercato auto nuove |
Mercato auto usate |
Rapporto Usato/Nuovo |
Approfondimento auto nuove |
Immatricolazioni per alimentazione |
Passaggi di proprietà |
Nel mese di ottobre si registra un -35,7% rispetto al 2020 e un -35,8% rispetto al 2019, contrazione mai vista nel corso del 2021 e che va ad influenzare anche il mercato dell’usato.
Complessivamente nei primi nove mesi 2021 si sono registrate circa 1.265mila immatricolazioni auto nuove che, se confrontate con lo stesso periodo del 2019 (1.625mila vendite), vedono un calo delle vendite cumulato per l’anno in corso di circa 360mila vetture, pari al -22,2% circa.
Rispetto all’anno 2020 invece si registra un incremento del 12,7%.
La crisi del nuovo si riflette inevitabilmente anche nella vendita di auto usate, che evidenzia una flessione delle vendite rispetto ai livelli pre-Covid del 24,9% (il mese scorso era pari a -11,3%) e, come per il mese precedente, si registra
una contrazione anche rispetto al 2020.
Complessivamente nei primi dieci mesi del 2021 sono stati effettuati circa 2.887mila passaggi di proprietà che, se confrontati con lo stesso periodo del 2019 (3.529mila passaggi) registrano un calo delle vendite del 18,2% circa.
Interessante osservare la quota di mercato detenuta rispettivamente dall’immatricolato nuovo e dall’usato nel corso del 2020 e 2021, ma soprattutto il rapporto tra passaggi di proprietà e immatricolazioni vetture nuove, che nel 2020 si era assestato a 2,19, a conferma del fatto che l’anno scorso i due mercati hanno subito la stessa contrazione (circa -30%).
È evidente come negli ultimi quattro mesi, ovvero da quando è iniziata la crisi dei microchip, questo rapporto abbia subito un cambio radicale, ovviamente in drastico aumento rispetto allo storico.
Questo valore si assesta in ottobre ad un valore pari a 2,95: per ogni vendita di auto nuove corrisponde mediamente la vendita di poco meno di 3 auto usate.
Complessivamente nei primi 9 mesi del 2021 questo rapporto si assesta invece a 2,28.
Alcune considerazioni riguardo il grafico sopra:
- Dacia dopo un settembre in netta crescita registra una contrazione in ottobre, calando di due posizioni rispetto a settembre;
- Come il mese scorso i principali brand (Fiat e VW) risultano fortemente in sofferenza (calo vendite superiore al 30% per Fiat e pari al 40% per VW);
- Il brand più in sofferenza risulta essere Ford, che registra un -56%;
- Forte sofferenza anche per i marchi Toyota, Renault, Peugeot e BMW;
- Kia si conferma nel ranking per il terzo mese di seguito, seppur anch’esso in leggera sofferenza rispetto allo stesso mese del 2020 (-6%);
- Audi continua come il mese scorso a restare fuori della Top10, soppiantata da Hyundai che risulta essere l’unico brand con un trend positivo (+7,2%);
- Continuano a restare fuori dalla classifica (per il quarto mese di seguito) Citroen e Opel.
Guardando la Top10 cumulata dei primi 10 mesi si evidenzia come anche i brand che fino a due mesi fa mostravano trend positivi rispetto al 2019 (Toyota e Audi) purtroppo ora mostrino anch’essi un trend negativo.
Guardando la performance dei Top10 rispetto al mese scorso, possiamo notare una performance positiva per Fiat, Toyota, Peugeot, Hyundai e BMW, mentre hanno avuto un calo Volswagen, Renault, Dacia, Ford e Kia.
A ottobre la corsa delle ibride è diventata ancora più chiara: il 40,31% delle nuove immatricolazioni appartengono alla categoria delle Passenger Cars, peccato che le reali ibride rappresentino solo il 13,5% suddivise in 5,13% le plug-in e 8,37% le full hybrid.
Stando ai volumi delle immatricolazioni, la crisi colpisce anche l’ambito delle ibride a causa della carenza di prodotto (-4,32% rispetto ad ottobre 2020), le plug-in hybrid invece sono cresciute +41,56%.
Diversa la situazione delle auto a «corrente»: +145,78% nel decimo mese di quest’anno. A ottobre sono state targate 7.108 auto elettriche, portando il saldo da gennaio a ottobre a oltre 54.000 unità.
La flessione della benzina e delle diesel è ormai inarrestabile (se non si prendono in considerazione le mild-hybrid): per le prime il calo di ottobre è stato del 47,18%, per le seconde del 63,27%. Superiore alla perdita del mercato nel suo complesso è stata la flessione delle auto alimentate a metano: -44,23%; mentre per le gpl il calo è quasi allineato alla media del mercato: -31,5%.
Nel cumulato annuo, la market share di benzina+diesel è sempre superiore alla metà delle immatricolazioni: 53,26% di quota, anche se previsioni indicano che entro la fine dell’anno la situazione si ribalterà a favore delle altre alimentazioni. Le ibride sono al 33,21% di quota sul totale, le elettriche al 4,27%, le auto a gas al 9,27%.
Confrontando i dati sui passaggi di proprietà di ottobre 2021 con quelli dello stesso mese del 2020, notiamo come ci sia stato un calo generalizzato di tutti i brand, a dimostrazione della sofferenza del mercato dell’usato nel mese appena trascorso.
Appare praticamente immutata, invece, la quota di mercato detenuta dai principali brand, tranne che per Fiat che registra un +0,2% a discapito della quota Ford.