Nonostante la generale ripresa economica del 2021, il mercato auto chiude comunque in forte sofferenza: se nel 2020 la causa di tale contrazione era l’avvento del Covid19, nell’anno appena chiuso le vendite hanno subito principalmente gli effetti della scarsa disponibilità di prodotto.
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INDICE |
Mercato auto nuove |
Mercato auto usate |
Rapporto Usato/Nuovo |
Approfondimento auto nuove |
Immatricolazioni per alimentazione |
Passaggi di proprietà |
Il 2021 si chiude con 1.458mila auto immatricolate, registrando un +5,5% rispetto al 2020, ma un -24% circa rispetto al 2019, un quarto di auto in meno rispetto al «pre-pandemia».
Ad influire principalmente in questa chiusura dell’anno molto «al ribasso» rispetto al 2019 è stato il crollo graduale e sempre più accentuato delle immatricolazioni avvenuto da metà anno. Con dicembre infatti si registra il peggior trend mensile rispetto al 2019 (-38,3%), che ha visto immatricolate 87mila autovetture circa, di molto inferiori anche al 2020 in cui erano pari a 120mila circa (registrando un -27,5%).
Con dicembre risultano inoltre fortemente in sofferenza i privati, con un forte calo della quota di mercato detenuta rispetto ai mesi scorsi.
Anche per il mercato delle auto usate il 2021 si chiude in contrazione rispetto al 2019, registrando un -17,5%.
In totale sono state vendute nell’anno 3.450 auto mentre nel 2019 ne sono state vendute 4.186.
Confrontando lo stesso dato con il 2020 il trend registrato è pari a +14,4%: l’usato sembra chiudersi meno in sofferenza rispetto al nuovo.
A livello mensile dicembre chiude registrando un -14,3% rispetto a dicembre 2019 mentre chiude in pareggio con il 2020.
Interessante osservare la quota di mercato detenuta rispettivamente dall’immatricolato nuovo e dall’usato nel corso del 2020 e 2021, ma soprattutto il rapporto tra passaggi di proprietà e immatricolazioni vetture nuove: nel 2020 questo valore si era assestato a 2,19, di poco superiore al 2019 (era 2,18), a conferma del fatto che l’anno scorso i due mercati hanno subito la stessa contrazione (circa -30%).
È evidente come negli ultimi sei mesi, ovvero da quando ha iniziato a farsi sentire la crisi dei microchip, questo rapporto abbia subito un cambio radicale, ovviamente in drastico aumento rispetto allo storico, evidenziando un mercato del nuovo in crisi.
Questo dato si assesta a novembre ad un valore pari a 3,17, il peggiore registrato nell’anno, a significare una contrazione del nuovo molto più marcata rispetto all’usato.
Si evidenzia quindi come nel mese di dicembre per ogni vendita di auto nuova sia corrisposta mediamente la vendita di poco più di 3 auto usate.
Il volume globale delle vendite a dicembre (362mila autovetture) ha interessato quindi per il 24% auto nuove e per il 76% auto usate, con una ripartizione totalmente differente rispetto ai mesi precedenti in cui il nuovo cubava circa il 33/34%.
Complessivamente nel 2021 la vendita delle auto nuove ha interessato il 30% del volume totale, chiudendo l’anno con un rapporto usato/nuovo pari a 2,37.
Come per gli ultimi due mesi anche a dicembre il confronto Top10 è effettuato con il 2020 e non più con il 2019. Di seguito alcune considerazioni:
- Kia e Hyundai escono dalla classifica seppur mostrando ancora un trend positivo rispetto all’anno precedente, rispettivamente pari a +8,4% e +39,8%;
- Audi e BMW, seppure in sofferenza rispetto al 2020, in termini assoluti hanno registrato un maggior numero di immatricolazioni rispetto ai sopra citati;
- Tra i Top10 brand l’unico marchio che presenta un trend positivo è Dacia, con un +30,2% rispetto a dicembre 2020;
- Tutti gli altri brand risultano in forte contrazione, oscillante tra -30% e -40%;
- Si riconferma Ford come il brand più in sofferenza (-45%), questo mese assieme anche a Renault;
- Anche Toyota questo mese risulta più in sofferenza rispetto ai mesi precedenti, registrando un -25% circa.
Guardando la classifica in alto, relativa all’intero 2021, si evidenzia ovviamente un trend cumulato negativo per tutti i brand, mentre i brand più in sofferenza risultano Ford e Renault.
Guardando la performance di dicembre 2021 rispetto al mese precedente notiamo una performance negativa di tutti i brand ad eccezione di Peugeot.
Con dicembre 2021 si conclude un anno che, come già menzionato ripetutamente, evidenzia le differenze nel comportamento di acquisto da parte del consumatore finale rispetto al 2019, quando quest’ultimo privilegiava l’acquisto di vetture a diesel o benzina.
Focalizzando l’attenzione sull’analisi comparativa tra dicembre 2019 e dicembre 2021 si può notare una crescita significava delle immatricolazioni di vetture nuove elettriche +630% e vetture nuove ibride pari a +228%.
Diminuiscono invece le forme di alimentazioni tradizionali quali metano (-53%), GPL (-24,5%), Diesel (-63%) e benzina (-66,4%).
Continua invece il trend negativo anche se in maniera poco significativa dell’immatricolazione di nuove vetture ibride (36,5% rispetto a novembre 2021 pari a 36,6%), ancora distante dalla quota registrata ad ottobre 2021 pari a 40,2%, la cui causa si ritrova nello stop degli incentivi ed Ecobonus da parte dello Stato.
Complessivamente nell’anno 2021, le vetture ibride ed elettriche hanno riguardato il 38,3% delle vendite totali, dato in costante crescita.
Confrontando i dati sui passaggi di proprietà di dicembre 2021 con quelli dello stesso mese del 2020, notiamo come ci sia stato un calo generalizzato di tutti i brand, a dimostrazione della sofferenza del mercato dell’usato nel mese appena trascorso.
Appare praticamente immutata, invece, la quota di mercato detenuta dai principali brand.