Quando parliamo di energie rinnovabili e sostenibili, non dobbiamo fermarci a fotovoltaico, idroelettrico ed eolico, le soluzioni più diffuse e, di conseguenza, le più conosciute. Il nostro pianeta offre anche altre risorse “pulite”, come ad esempio l’energia geotermica, che si ottiene dal calore proveniente da fonti geologiche presenti nel sottosuolo. È basata sullo sfruttamento del calore naturale della Terra ed è un’energia sempre presente e reperibile, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche sia a breve che a lunga durata del luogo in cui viene sfruttata e non è soggetta a fenomeni di ciclicità giornaliera e stagionale come l’energia solare. Grazie alle proprie caratteristiche può essere impiegata sia come fonte di produzione di energia elettrica che direttamente come fonte di calore.
L’energia geotermica è legata alle caratteristiche del sottosuolo: nella terra dei geyser, l’Islanda, circa il 75% dell’elettricità e l’85% del riscaldamento derivano da fenomeni geotermici e idrogeologici; al punto che l’isola situata a sud del Circolo Polare Artico, entro il 2050, potrebbe essere la prima nazione al mondo a eliminare completamente i combustibili fossili. Le idee per sfruttare l’energia geotermica si stanno moltiplicando anche in ambito automotive e in altri Paesi dove questa fonte rinnovabile è più difficile da “intrappolare”.
Patto fra Stellantis e Vulcan
Il gruppo automobilistico italo-francese, recentemente, ha raggiunto due accordi con la società Vulcan per la realizzazione di due piani con l’obiettivo di sfruttare l’energia geotermica per alimentare la fabbrica tedesca di Russelsheim, sede del quartier generale di Opel dove vengono realizzate DS4 e Opel Astra, e quella di Mulhouse, in Francia, in cui vengono prodotte DS7, Peugeot 308 ed e-308, 508 e la nuova 408. Al momento è in atto lo studio di fattibilità con cui le due realtà intendono verificare l’effettivo potenziale di questa fonte rinnovabile e prendere in esame la possibilità di cedere l’energia in eccesso alla rete, che permetterebbe agli impianti di guadagnare dall’operazione, una volta ammortizzati i costi.
Se tutto dovesse andare a buon fine, grazie all’energia geotermica, l’impianto di Russelsheim dovrebbe diventare quasi autosufficiente dal punto di vista energetico già dal 2025; mentre per quanto riguarda quello di Mulhouse, la nuova fonte dovrebbe coprire una parte significativa del fabbisogno energetico annuale del sito a partire dal 2026.
Due aziende con un unico obiettivo
“La partnership con Vulcan rafforza il nostro impegno a promuovere soluzioni per l’energia pulita in tutta la nostra azienda e rappresenta una delle numerose iniziative che stiamo esplorando per raggiungere il nostro obiettivo di zero emissioni di carbonio entro il 2038, in linea con il nostro piano strategico Dare Forward 2030,” le parole di Arnaud Deboeuf, Chief Manufacturing Officer di Stellantis. “La missione principale di Vulcan è la decarbonizzazione, attraverso la fornitura di energia rinnovabile e di litio ricavato senza emissioni di anidride carbonica. Noi vogliamo sostenere Stellantis, il nostro principale acquirente di litio e uno dei nostri maggiori azionisti, nella decarbonizzazione delle proprie attività operative in Europa,” ha detto Francis Wedin, Amministratore Delegato e CEO di Vulcan.
Il doppio accordo potrebbe portare benefici anche sul territorio, come hanno rimarcato le autorità locali. Boris Rhein, Ministro-Presidente dell’Assia, si è detto “lieto della partnership tra Stellantis e Vulcan Energy: è una notizia positiva per l’Assia in quanto dimostra che, nel nostro stato, la protezione del clima e la produzione industriale all’avanguardia attraverso idee innovative sono perfettamente compatibili”. Dalla Francia gli fa eco Franck Leroy, Presidente della Regione Grande Est. “Stellantis è uno dei principali player industriali del settore automotive nel Grande Est e per questo la regione intende supportare il gruppo nella transizione all’elettrico. Con questa partnership strategica, la trasformazione verso l’industria del futuro e la lotta al riscaldamento globale prendono forma nella nostra regione grazie a uno sfruttamento razionale dell’energia geotermica”.