Kia Stinger è uscita definitivamente di scena. L’auto coreana, nata per fare concorrenza ai marchi tedeschi nel segmento delle ammiraglie sportive, aveva già salutato il mercato italiano a metà 2022 e da poco ha lasciato i listini anche in Asia e negli Stati Uniti. Lo scarso successo in termini di vendite ha indotto la casa coreana a porre fine alla breve carriera della prima berlina sportiva, che lascia senza un’erede diretta, con la EV6 GT che, a detta di Kia, ha una parte di dna in comune con la Stinger. La EV6 è un crossover esclusivamente elettrico (il primo veicolo a batteria della gamma Kia, sviluppato sulla Electric Global Modular Platform) che dà il via al nuovo modo di produrre auto della casa coreana, mentre il modello che è andato in pensione è una gran turismo sportiva a guida bassa e motore termico.
Una breve storia iniziata nel 2017
La produzione della Stinger inizia nel 2017, ma la berlina sportiva è anticipata da due concept car: la GT Concept svelata al Salone di Francoforte del 2011 e la GT4 Stinger presentata al North American International Auto Show del 2014. Il design è curato da Peter Schreyer e Gregory Guillaume (capo designer di Kia) nel centro stile della casa coreana a Francoforte ed è progettata dall’ex vicepresidente del reparto BMW M Albert Biermann.
La Stinger usa una versione accorciata del telaio della Hyundai Genesis, con motore anteriore-longitudinale, trazione posteriore con sospensioni indipendenti e cambio automatico a 8 velocità con cinque modalità di guida e comandi al volante. Presenta due motorizzazioni a benzina: un 2,0 litri turbocompresso a quattro cilindri da 259 CV e un V6 con bancate da 60° biturbo da 3342 cm cubi da 370 CV a 6000 giri/min e 510 Nm di coppia a 4500 giri/min. In Europa e in Corea c’è anche una versione turbo diesel CRDi da 2,2 litri da 200 CV.
Il restyling prima dei saluti
Nella seconda metà del 2020, Kia ha dato una rinfrescata alla Stinger, ma senza stravolgerla. A livello estetico spiccano il nuovo logo della casa coreana e il disegno rinnovato dei fari led anteriori e posteriori. Ridisegnati anche i cerchi da 18” e 19” e gli scarichi con un taglio più sportivo e squadrato. L’edizione speciale Scorpion presenta lo spoiler posteriore, finiture in nero lucido sulla carrozzeria, cerchi in lega distintivi e rivestimenti in fibra di carbonio all’interno dell’abitacolo. Il restyling ha coinvolto anche gli interni, più moderni con dettagli cromati e in nero lucido su plancia e pannelli delle portiere e con maggiore tecnologia, grazie al display touch da 10,25” dell’infotainment compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. Il cruscotto presenta di serie uno schermo da 4,2”; mentre come optional è c’è quello da 7” che comprende le funzionalità del Blind Spot View Monitor. Disponibile anche il Surround View Monitor, basato su quattro camere che creano un’animazione 3D di quello che si trova nelle vicinanze della vettura mentre facciamo manovra. Negli Stati Uniti la Stinger è disponibile nelle versioni 2.5 4 cilindri da 304 CV e in quella 3.3 biturbo V6 GT, che ha aggiunto potenza: il 6 cilindri con cambio automatico a 8 rapporti arriva a 373 CV, 510 Nm di coppia e accelera da 0 a 100 km/h in soli 4,7 secondi.
E ora spazio alla EV6
Il crossover suv sviluppato sulla piattaforma E-GMP, la stessa della Hyundai Ioniq 5, è la prima Kia nata completamente elettrica e, come comunicato dalla casa coreana, “ripropone il dna della Stinger”. La Kia EV6 è lunga 4,68 metri, larga 1,88 e ha un passo di 2,90 metri che offre grande comfort e abitabilità a chi viaggia nei sedili posteriori. La versione a motore singolo a trazione posteriore ha una potenza di 229 CV; mentre quella a doppio motore e trazione integrale raggiunge i 325 CV e accelera da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi. La GT, la EV6 più potente, è dotata di doppio motore elettrico (585 CV e 740 Nm di coppia), arriva a 100 km/h con partenza da fermo in 3,5 secondi e tocca i 260 km/h di velocità massima.