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Auto divenute icona: Renault Clio

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Pubblicato il 24 September 2023
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La Renault Clio è ormai una vera e propria istituzione automobilistica. Ripercorriamo insieme la sua storia.

Renault Clio, ovvero una storia di successo iniziata nel 1990. La piccola francese, oggi arrivata alla quinta generazione e cresciuta nelle dimensioni come vuole la tendenza degli ultimi anni, è una predestinata, già a partire dal nome. Nella mitologia greca, Clio identifica la musa della poesia epica e della storia: mai scelta fu più azzeccata per un’automobile che ha saputo conquistare generazioni di giovani e meno giovani. Questa decisione segna un’ulteriore rottura con il passato per la casa francese, che lascia da parte le sigle numeriche per adottare veri e propri nomi. La Clio è l’erede della Supercinque, modello di grande successo commerciale, e arriva nel giugno del 1990 per contrastare le vendite di altre utilitarie come Ford Fiesta, Volkswagen Polo, Opel Corsa, Fiat Uno e Peugeot 205.

Auto divenute icona: Renault Clio 2

“Auto dell’Anno 1991”

La prima Renault Clio è soltanto a cinque porte, per la versione a tre porte bisogna aspettare settembre: entrambe sono lunghe 3,7 metri, il telaio è lo stesso della Supercinque con avantreno MacPherson e retrotreno a barre di torsione trasversali. Con questa nuova utilitaria, Renault vuole proporre un’auto di segmento B ma con contenuti di categoria superiore e stile personale (morbido e tondeggiante): obiettivo raggiunto dopo le vendite iniziali a rilento che, però, non le impediscono di essere eletta “Auto dell’Anno” per il 1991.

La gamma motori è formata dal 1.1 da 48 CV, ereditato dalla Supercinque, dal 1.2 e dal 1.4 Energy della R19 da 58 e 80 CV, ai quali si aggiungono il diesel 1.9 da 64 CV e la successiva 16V, da 137 CV, che dà origine all’apprezzatissima Clio Williams, nata per celebrare il successo del team Williams di Formula 1, a cui Renault fornisce i motori, campione del mondo costruttori e piloti con Nigel Mansell nel 1992. Questa versione raggiunge i 215 km/h grazie al motore 2.0 da 147 CV ed è anche la prima utilitaria ad avere un motore da due litri. La prima generazione della Clio vende più di 4 milioni di unità in totale e, prima di essere sostituita dalla seconda serie, nel 1998, riceve due restyling: il primo nel 1994 vede l’introduzione soltanto di alcuni dettagli; mentre il secondo, nel 1996, porta i fari arrotondati e il terzo stop sul portellone posteriore.

Auto divenute icona: Renault Clio 1

Nel 1998 spazio alla seconda generazione

La seconda generazione debutta nel marzo del 1998 e, ancora oggi, è la serie più longeva perché, anche dopo l’arrivo della terza serie nel 2005, ha continuato a essere prodotta con la denominazione di Clio Storia fino al 2012 ed è uscita dai listini solamente con l’arrivo della quarta serie. La nuova Clio è leggermente più lunga, larga e alta della versione precedente, anche se l’interasse resta invariato e presenta un design completamente inedito con linee tondeggianti ovunque, lunotto convesso e avvolgente e cofano bombato.

L’abitabilità dei passeggeri posteriori migliora grazie al nuovo disegno del divanetto; mentre anche la plancia è molto più tondeggiante. Il nuovo telaio è più moderno ed evoluto, in particolare per quanto riguarda la sicurezza passiva. La seconda generazione della Clio è dotata di quattro motorizzazioni, tutte con cambio manuale a 5 marce: 1.2 D7F benzina da 1.149 cm cubi e 58 CV di potenza massima; 1.4 E7J benzina da 1390 cm cubi da 75 CV; 1.6 K7M benzina da 1.598 cm cubi da 90 CV e 1.9 diesel aspirato F8Q da 1.870 cm cubi con alimentazione a iniezione indiretta da 64 CV. A richiesta, solo in abbinamento al motore 1.6, è disponibile il cambio automatico Proactive a 4 rapporti con adattamento automatico allo stile di guida del conducente.

Con la terza generazione supera i 4 metri di lunghezza

La terza generazione arriva nel 2005 e resta in produzione fino al 2013 ed è caratterizzata dall’aumento delle dimensioni, tendenza di quegli anni come dimostrano anche la Fiat Grande Punto, la Peugeot 207 e la Opel Corsa D: la Clio supera i quattro metri di lunghezza da un paraurti all’altro. A livello estetico, la parte anteriore presenta affilati gruppi ottici triangolari con vertice rivolto verso l’alto, affiancati da due sottili prese d’aria; la fiancata ospita gli indicatori di direzione collocati nella fascia paracolpi delle portiere e il posteriore si distingue per i due nuovi gruppi ottici dal disegno trapezoidale, ispirati alla Scénic II. L’abitacolo vede una plancia semplice e funzionale e offre più spazio nella zona posteriore, grazie a un passo più elevato rispetto alle concorrenti. Le motorizzazioni disponibili al debutto sono quattro: 1.2 16 valvole da 75 CV; 1.4 16v da 98 CV; 1.6 16v da 110 CV e 1.5 dCi diesel con tecnologia common rail disponibile in tre versioni, da 68, 85 e 105 CV.

Renault Clio R.S. Line
Renault Clio R.S. 

Rinnovamento completo con la quarta generazione

La quarta generazione debutta nel 2012 e viene usata come base per la realizzazione della Captur. La nuova Clio deriva dalla stessa piattaforma della serie precedente, ma è un’auto completamente differente: le dimensioni esterne aumentano e le sporgenze vengono smussate, con gli spigoli che lasciano il posto a un più tradizionale stile curvilineo. Il frontale è la parte che segna maggiormente il nuovo corso stilistico: la calandra è formata da una striscia nera che integra anche le luci diurne a led e che si allarga al centro per accogliere il simbolo della casa francese e anche ai lati per circondare la parte inferiore dei gruppi ottici. La gamma motori è la seguente: il nuovo 0.9 Tce a tre cilindri turbo H4Bt da 899 cm cubi e 90 CV; il 1.2 16v D4F da 75 CV; il 1.5 dCi turbodiesel common rail da 75 e 90 CV; il 1.2 TCe GT quattro cilindri da 120 CV e il 1.6 T RS turbo da 200 CV.

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Più tecnologia con il recente restyling della quinta generazione

La quinta generazione viene prodotta dal 2019 ed è sviluppata sulla piattaforma modulare CMF-B, la stessa di tutte le compatte del gruppo Renault-Nissan. Rispetto alla serie precedente è più corta di 12 mm, più bassa di 11 mm e più larga di 7 cm. Il restyling dello scorso aprile presenta un vistoso cambiamento del frontale, del paraurti posteriore e della fanaleria. Migliorano le dotazioni di sicurezza, la tecnologia a bordo e le finiture interne, che vedono l’introduzione di materiali più ecosostenibili. Debutta l’allestimento Esprit Alpine, dallo spiccato carattere sportivo.

Pubblicato il 24 September 2023
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