Le automobili elettriche ancora non hanno fatto breccia nel cuore (e nel portafoglio) degli italiani, ma l’infrastruttura è in costante crescita. Secondo i dati di Motus-E, pubblicati ogni tre mesi, in Italia alla fine dello scorso giugno c’erano 45.210 punti di ricarica per auto elettriche, 24.942 colonnine e 16.557 location. Rispetto al trimestre precedente, la rete si è allargata grazie all’installazione di 4.037 nuovi punti; invece le wallbox hanno superato quota 400.000 e il parco circolante di vetture elettriche si è attestato a 199.779 unità. Numeri al rialzo anche per le colonnine di ricarica in corrente continua, cresciute di circa 2,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente: a oggi l’85,4% dei punti di ricarica va in AC e il 14,6% in DC. Al momento funziona solo l’80% delle infrastrutture installate: il restante 20% non può essere usato dagli automobilisti per colpa del mancato allacciamento alla rete da parte del distributore di energia o per la mancanza di altre autorizzazioni.
Dal punto di vista della dislocazione sul territorio, il 56% delle infrastrutture si trova nel nord Italia, il 21% nel centro e il 23% nel sud e nelle isole. La Lombardia è la regione più “elettrificata” con 7.657 installazioni; seguita da Piemonte (4.514), Veneto (4.420), Lazio (4.351) ed Emilia-Romagna (3.966). Guardando i numeri a livello globale, la Cina è di gran lunga il Paese con più punti di ricarica pubblici (1,76 milioni), seguita da Corea del Sud, seconda con 210.000 e Stati Uniti con 128.000. In quarta posizione troviamo i Paesi Bassi (124.300), che precedono Francia, Germania, Regno Unito e Italia, che si piazza in ottava posizione. Prendiamo in esame le offerte di ricarica dei veicoli elettrici proposte da Acea S.p.A. (Azienda Comunale Energia e Ambiente), la società pubblica italiana holding di un gruppo attivo nei settori ambientale (gestione dei rifiuti), energetico (produzione e distribuzione di energia elettrica) e idrico.
La card Acea e-mobility
Al posto dei tradizionali abbonamenti, la società romana offre una Acea e-mobility card da 16 euro al mese. È una carta RFID nominativa, abbinata all’account personale da creare sull’app “Acea e-mobility”: una volta completata la procedura è possibile ricaricare la vettura in qualunque posto ci troviamo senza dover usare l’applicazione. Il provider ha scelto questa formula perché il cellulare può scaricarsi o non avere connessione, mentre la card è sempre utilizzabile.
Tariffe a consumo da 0,69 euro/kWh
Se non vogliamo attivare la card e optiamo per il pay-per-use, la prima spesa è rappresentata dalla prenotazione della colonnina, che ha un costo di 0,50 euro. Per le tariffe a consumo Acea e-mobility propone due prezzi: 0,69 euro/kWh per la ricarica Quick (fino a 22 kW di potenza) e 0,89 euro/kWh per la ricarica Fast (fino a 50 kW).