I vostri pneumatici hanno perso sicurezza, efficienza ed efficacia? State pensando di montare un nuovo set di gomme sulla vostra automobile? In tal caso, una volta acquistato un nuovo treno di gomme, quello vecchio non può essere semplicemente gettato nell’indifferenziata. Vi spieghiamo passo a passo quali obblighi sono da rispettare scrupolosamente per quanto riguarda lo smaltimento pneumatici usati. Scopriamo cosa dice la normativa.
La normativa vigente che regola lo smaltimento pneumatici usati è contenuta nel Decreto Ministeriale n. 82 del 2011. Questa disciplina ha come obiettivo primario la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) al fine di ottimizzarne il recupero, prevenire la formazione dei rifiuti e proteggere l’ambiente.
I soggetti designati come responsabili dal decreto per ciò che riguarda la gestione degli pneumatici fuori uso sono le ditte specializzate. Altri articoli del decreto si concentrano su come verranno determinate le quantità di pneumatici fuori uso da gestire e i relativi contributi economici, chi dovrà riscuotere i contributi ambientali e le modalità per ripartire i costi di gestione, chi sono gli organi deputati al controllo e le sanzioni in caso di inadempienze.
Possiamo capire come mai la legge sia così rigida solo tenendo conto di quanto le gomme siano effettivamente rifiuti altamente inquinanti e soggetti a combustione. L’articolo 228 del Decreto Legislativo numero 152/06 S.M.I obbliga infatti i produttori di gomme ad occuparsi anche della fase di smaltimento, mantenendo equilibrio fra pneumatici venduti e smaltiti. Per chi viola questa norma, la sanzione amministrativa sarà commisurata alla gravità e alle conseguenze dell’inadempienza.
Il ritiro degli pneumatici usati, primo passo dello smaltimento, deve essere effettuato dal gommista senza pagare alcun supplemento di costo oltre la manodopera. Il costo dello smaltimento, a partire del 2011, è incluso nel prezzo di acquisto degli pneumatici anche nel caso in cui questo sia avvenuto online. Ovviamente il rivenditore non trattiene per sé questa cifra ma la versa alla casa che ha prodotto gli pneumatici e dalla quale li ha acquistati. La casa produttrice invia ai consorzi di smaltimento i contributi PFU (Pneumatici Fuori Uso) e questi ritirano gli pneumatici dai gommisti.
Si può credere, erroneamente, di potersi disfare degli pneumatici usati in autonomia, magari portando il set di gomme in discarica. In realtà non funziona così. L’unico soggetto autorizzato allo smaltimento degli pneumatici fuori uso è il gommista il quale, una volta ritirate le gomme usate, dovrà contattare l’azienda comunale per i rifiuti e concordare il corretto smaltimento.
In ogni caso si faccia attenzione al divieto di abbandonare ed eliminare in maniera illegale e noncurante gli pneumatici. Il rischio più grande, per l’ambiente e la salute di tutti, è che finiscano bruciati.
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Il Decreto 11 aprile 2011 n. 82 dispone il pagamento di un contributo a carico del cliente finale finalizzato alla copertura dei costi necessari per lo smaltimento degli pneumatici fuori uso, che consiste nel prelievo degli pneumatici e nel trasporto presso appositi centri di stoccaggio dove avvengono le operazioni di frantumazione e recupero degli pneumatici usati.
Dopo varie modifiche di legge, il contributo ambientale per lo smaltimento PFU è stabilito in misura variabile in base al tipo di pneumatico, poiché i costi di smaltimento cambiano in base al peso e alle dimensioni dello stesso; ovvero a seconda che siano piccoli, medi e grandi. In media, comunque, lo smaltimento delle quattro ruote comporta la spesa di 10-12 euro.sa
Per gli pneumatici piccoli, con peso compreso tra 0 e 35 kg, il PFU varia tra 0,58 € e 7,56 €; per gli pneumatici medi, con peso compreso tra 35 e 155 kg, il PFU varia tra 11 € e 29,33 €; per gli pneumatici grandi, il PFU varia tra 44,47 € e 228,08 €.
Che l’acquisto avvenga online o meno, quando si procede all’installazione di un nuovo set di gomme, sarà sempre il gommista a provvedere al ritiro degli pneumatici usati. Lo stesso che effettuerà l’operazione di montaggio del nuovo treno. Come detto, si può stare tranquilli per quanto riguarda il ritiro: è totalmente gratuito.
Il riuso è un’alternativa intelligente al riciclaggio. Se non ci si vuole disfare degli pneumatici usati, con un po’ di fantasia, è possibile inventarsi nuove funzioni per riutilizzare le gomme in mille altri modi. Se però cercate ispirazione, potete pensare a trasformare le gomme in fioriere colorate, semplicemente dipingendo accuratamente tutta la superficie esterna con colori accesi; oppure si possono creare degli interessanti pouf o tavoli da giardino, adottando tavole in compensato che possano fungere da sostengo per il cuscino, o da base da appoggio per il tavolino.
Ora che conoscete la normativa e i dettagli sullo smaltimento degli pneumatici, non resta che recarsi presso il gommista più vicino. Come trovarlo? Se non usate abitualmente le mappe del telefono, a cui potete chiedere aiuto digitando “gommista vicino a me”, potete utilizzare le PagineGialle, anche in versione online, oppure affidarvi ad un sito web specializzato dopo averlo trovato sul motore di ricerca.
Cose da sapere
Cosa prevede la normativa sullo smaltimento dei pneumatici?
Il Decreto Ministeriale n. 82 del 2011 disciplina la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) al fine di ottimizzarne il recupero, prevenire la formazione dei rifiuti e proteggere l’ambiente.
Come funziona lo smaltimento dei pneumatici fuori uso?
Lo smaltimento degli pneumatici usati deve essere effettuato dal gommista senza pagare alcun supplemento di costo oltre la manodopera. Il costo dello smaltimento è incluso nel prezzo di acquisto degli pneumatici anche nel caso in cui questo sia avvenuto online. Il rivenditore versa questa cifra alla casa produttrice, che invia ai consorzi di smaltimento i contributi PFU (Pneumatici Fuori Uso) e questi ritirano gli pneumatici dai gommisti.
Si possono smaltire in autonomia i pneumatici fuori uso?
No, non è possibile: l’unico soggetto autorizzato allo smaltimento degli pneumatici fuori uso è il gommista il quale, una volta ritirate le gomme usate, dovrà contattare l’azienda comunale per i rifiuti e concordare il corretto smaltimento.
Cos’è il contributo smaltimento gomme?
Il Decreto 11 aprile 2011 n. 82 dispone il pagamento di un contributo a carico del cliente finale finalizzato alla copertura dei costi necessari per lo smaltimento degli pneumatici fuori uso. Il contributo ambientale per lo smaltimento PFU è stabilito in misura variabile in base al tipo di pneumatico poiché i costi di smaltimento cambiano in base al peso e alle dimensioni dello stesso.