Ormai da diversi anni il mondo dell’automotive cerca di limitare le emissioni inquinanti delle autovetture in modo da rispettare parametri normativi sempre più stringenti. La transizione verso una mobilità più sostenibile sta avvenendo a più livelli: se da una parte si lavora a nuovi motori elettrificati, dall’altra sono stati adottati vari dispositivi, come lo start and stop, dedicati proprio a questo specifico scopo.
INDICE |
Start&Stop: come funziona |
Start&Stop: disattivazione |
Start&Stop: quali batterie |
Start&Stop: le applicazioni sulle ibride |
Start&Stop: vantaggi e svantaggi |
Lo start and stop è un sistema che spegne automaticamente il motore della vettura in caso di sosta così da ridurre i consumi di carburante e le emissioni di Co2. Nel momento in cui l’automobilista arresta la marcia del proprio veicolo e mette in folle, il sistema entra in azione, spegnendo il motore dell’auto. Nel caso si possegga un’auto con cambio automatico, il sistema invece entra in funzione autonomamente, in alcuni casi già in fase di rallentamento.
Quando il conducente aziona nuovamente il pedale della frizione, oppure solleva il piede dal freno in caso di cambio automatico, viene mandato un segnale al motorino d’avviamento che rimette immediatamente in funzione il propulsore. Se una volta questo passaggio avveniva con un certo ritardo, con i nuovi sistemi di start&stop il tempo necessario per la ripartenza è appena percepibile.
Sulla maggior parte dei veicoli c’è la possibilità di disattivare il sistema start&stop, per cui normalmente è presente un apposito pulsante sulla plancia. In ogni caso, questo si disinserisce automaticamente quando:
- lo stato di carica della batteria della vettura non risulta ottimale tale da garantirne il funzionamento;
- la temperatura di esercizio del motore non risulta ottimale;
- vi sia una differenza climatica importante tra l’interno dell’abitacolo e l’esterno a causa dell’azione del condizionatore.
Alcuni automobilisti però si chiedono se sia possibile disattivare il dispositivo in modo permanente, oppure come farlo su quelle auto che non dispongono dell’apposito pulsante. Nei vari forum presenti sul web sono presenti numerose discussioni di proprietari che si confrontano per capire come effettuare la disattivazione permanente dello start&stop.
Per alcuni modelli è sufficiente aprire il cofano e ponticellare il pulsante dedicato al sistema che viene premuto a cofano chiuso. Un’altra soluzione per effettuare la disattivazione permanente è quella di intervenire sulla centralina della vettura. Tuttavia, bisogna sempre ricordarsi che c’è il rischio sia di danneggiare le componenti elettroniche, sia di rendere nulla la garanzia.
Affinché lo start&stop possa funzionare correttamente non è possibile utilizzare una batteria standard, ma è necessario dotare la vettura di accumulatori più potenti, in grado di resistere ai numerosi cicli di accensione e spegnimento richiesti dal sistema.
Se, infatti, per le vetture prive di questo sistema è sufficiente utilizzare una batteria progettata per un ciclo medio di 30.000 accensioni, per quelle dotate di start&stop questa cifra si moltiplica fino a raggiungere le 300.000 accensioni. La batteria dei veicoli che montano questo dispositivo, quindi, è realizzata specificamente per resistere ad una maggiore usura e di conseguenza costa di più di quelle standard.
I sistemi di Start&Stop vengono applicati su tutti i tipi di veicolo, ma è nel caso delle vetture ibride che il dispositivo trova la sua piena applicazione. In queste vetture, infatti, nella maggior parte dei casi al posto del motorino di avviamento viene usato direttamente il propulsore elettrico per riattivare il motore endogeno, risparmiando sia in usura che in tempo di ripartenza.
Inoltre, specialmente i veicoli mild-hybrid tendono ad avere sistemi di start&stop piuttosto evoluti, che spengono il motore già in fase di decelerazione per permettere all’auto di veleggiare fino al completo arresto. In questo modo si tenta di limitare ulteriormente i consumi di veicoli che, altrimenti, difficilmente riuscirebbero a viaggiare anche solo per pochi secondi ad emissioni zero.
Il sistema start&stop consente una riduzione dei consumi di circa l’8-10%, soprattutto in quelle vetture condotte nel caos del traffico cittadino e spesso costrette a lunghe attese ai semafori. Questo implica quindi una significativa riduzione delle emissioni e anche del carburante utilizzato, nonché, in caso di alimentazione diesel, di AdBlue per il catalizzatore nello scarico.
Tuttavia questo dispositivo in alcuni casi può comportare alcuni svantaggi. Come abbiamo visto sono necessari componenti specifici per le vetture dotate di start&stop, come una batteria che possa resistere alle centinaia di migliaia di accensioni o come il motorino di avviamento, sottoposto ad un grande stress. Questo fa sì che le auto dotate di questo dispositivo abbiano dei costi di acquisto e manutenzione (nel caso si debba cambiare la batteria, per esempio) più elevati.