Tutte le vetture moderne sono ormai dotate di un meccanismo che ha reso decisamente più rilassante la guida, il servosterzo. Grazie a questo dispositivo, infatti, si deve applicare una forza minore al volante per poter girare le ruote. Scopriamo come funziona il servosterzo e quali sono le differenze tra quello elettrico e quello idraulico.
Servosterzo elettrico
Uno dei benefici che ogni automobilista apprezza del servosterzo è la minor forza richiesta per ruotare il volante. Il servosterzo utilizza una sorgente di energia esterna la cui funzione è quella di ridurre la forza necessaria a sterzare le ruote.
I benefici del servosterzo si apprezzano soprattutto nella fase di parcheggio poiché, a vettura ferma, gli pneumatici generano un maggiore attrito col terreno rispetto alle situazioni di moto e rendono più pesante muovere lo sterzo.
Quando si parla di servosterzo elettrico si intende un dispositivo che utilizza un motorino elettrico collegato al piantone dello sterzo, e gestito da una centralina, tramite il quale viene assistita l’azione sterzante sulla base delle informazioni provenienti da un sensore. Con questo sistema, inoltre, si ottiene una maggiore precisione di guida perché la risposta dello sterzo dipende dalla velocità della vettura: più questa aumenta, minore è l’assistenza del servosterzo.
Grazie al servosterzo elettrico si ottiene un maggiore risparmio di energia rispetto a quello idraulico sia per il rendimento maggiore del motore elettrico sia per la possibilità di essere disattivato in assenza di azione sterzante.
Il servosterzo elettrico, inoltre, in caso di avaria, segnala immediatamente il problema attraverso l’accensione di una spia luminosa posta sul quadro degli strumenti. In caso di malfunzionamento sarà possibile continuare a guidare la propria vettura ma, ovviamente, lo sforzo richiesto per ruotare il volante sarà superiore.
Alcune vetture, infine, utilizzano un servosterzo con la funzione dual drive. In Casa Fiat questo dispositivo è stato adottato nel 1999 in occasione del lancio della seconda serie della Punto e consente, tramite la pressione di un pulsante sulla plancia indicato con la scritta “city”, di poter alleggerire ulteriormente la forza richiesta per ruotare il volante.
Servosterzo idraulico
Il servosterzo idraulico è nato in origine per essere utilizzato sui veicoli pesanti, come ad esempio trattori o autocarri, per poi essere utilizzato sulle berline di grossa cilindrata.
Questo sistema è ancora oggi diffuso anche se il corrispettivo elettrico ha una maggiore applicazione sulle vetture.
Il servosterzo idraulico è composto da un serbatoio dell’olio, una pompa a ingranaggi che lavora a circa 70 bar ed è azionata dal motore, un distributore con quattro luci normalmente sempre chiuse, un dispositivo di comando del distributore, posizionato nel piantone, nel quale è presente una vite globoidale, un cilindro operatore al cui interno scorre su uno stelo uno stantuffo che divide il cilindro in due camere ed a un’estremità è collegato ai leveraggi dello sterzo mentre all’altra estremità è collegato al telaio ed una valvola limitatrice di pressione al fine corsa dello sterzo.
Il servosterzo idraulico funziona nel seguente modo: col volante fermo, l’olio inviato dalla pompa al distributore non trova accesso al cilindro operatore in quanto le luci del distributore sono tutte chiuse, e torna al serbatoio attraverso un tubo di recupero, mentre quando si effettua una sterzata, la rotazione del volante comanda il dispositivo che aziona il distributore a esso collegato, facendogli aprire due delle quattro “luci”, che attraverso un tubicino conducono l’olio in una delle due camere del cilindro operatore.
Quest’aumento di pressione nella camera sposta in direzione opposta lo stantuffo che così agisce sui leveraggi delle ruote, e ne agevola notevolmente la sterzata imposta dalla direzione del volante. Quando una camera si riempie, l’altra si svuota essendo in collegamento col circuito di recupero. La valvola limitatrice di pressione si aziona solo se e quando si arriva al fine corsa dello sterzo, e riporta in automatico l’olio al circuito di recupero senza rimandarlo nel cilindro.
Tra i pregi del servosterzo idraulico vi è un maggior feeling di guida rispetto a quello elettrico, mentre i lati negativi di questo dispositivo riguardano il peso ed il costante assorbimento di energia dato che la pompa è sempre in funzione.