La legge italiana impone che la rottamazione auto avvenga in centri di specializzati e autorizzati. In alternativa, nel caso in cui il veicolo sia ceduto per acquistarne un altro, è possibile rivolgersi al concessionario, automercato o succursale della relativa casa costruttrice.
Ma cosa serve per rottamare un’auto? Ecco la procedura da seguire e i costi da sostenere.
La rottamazione di un’auto spesso precede l’acquisto di un veicolo nuovo e per tale procedura, il proprietario può rivolgersi al concessionario. Quest’ultimo si occuperà di tutte le pratiche burocratiche per concludere l’operazione. Avrà poi il compito di rilasciare il certificato di rottamazione e di registrare la cessata circolazione dell’auto presso il PRA. Nel caso in cui la rottamazione non coincida con l’acquisto di una nuova vettura, il proprietario dovrà affidarsi ad un demolitore autorizzato. Anche a seguito di questa procedura verrà rilasciato il certificato di rottamazione dell’auto.
Rottamare un’auto comporta delle spese. Il costo complessivo ammonta a circa 89 €. Questa cifra comprende:
- Imposta di bollo di 32 €
- Emolumenti ACI di 13,50 €
- Cancellazione dal PRA di 36,38 €
- Visura PRA di 7,10 €
La rottamazione di un veicolo permette di usufruire degli incentivi e bonus stanziati dal Governo. L’obiettivo è favorire l’acquisto di veicoli più ecosostenibili. Vediamo gli sconti in base alla fascia di emissione e alla categoria di appartenenza (Euro 0, 1, 2, 3, 4) del veicolo da rottamare:
- Vetture con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km: sconto che va dai 9.000€ agli 11.000€.
- Vetture con emissioni di CO2 da 21 a 60 g/km: sconto dai 5.500€ agli 8.000€.
- Vetture con emissioni di CO2 da 61 a 135 g/km: sconto dai 1.500€ ai 3.000€.
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Per procedere alla rottamazione, è necessaria la consegna di alcuni documenti:
- Carta di circolazione del veicolo
- Certificato di proprietà del veicolo
- Accettazione dell’eredità o dichiarazione sostitutiva di atto notorio, nel caso in cui l’automobilista non sia il proprietario della vettura.
- Le targhe del veicolo.
- Documento d’identità valido del proprietario.
Una volta ricevuti questi documenti, il centro demolizioni può concludere la pratica presso gli uffici del PRA. La ricevuta dell’avvenuta comunicazione all’interessato sarà dotata di codice di accesso per poter visualizzare il Certificato di Demolizione Digitale.
Come detto in precedenza, per rottamare un’auto non di proprietà bisogna procedere all’accettazione di eredità o di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario. Anche in questo caso si può comunque usufruire degli incentivi per acquistare un’auto nuova. È necessario informarsi con i singoli concessionari per capire quali sono i limiti applicati.
La rottamazione di un’auto può avvenire anche a costo zero, senza il pagamento di emolumenti ACI e imposta da bollo. Questo è possibile solo per le auto complete di carrozzeria, motore, centraline e catalizzatore. In questo caso, l’unico costo da sostenere per la rottamazione è quello per la cancellazione dal PRA e per le spese di trasporto.
In alcuni casi viene proposta la rottamazione gratis. I demolitori infatti possono guadagnare con la vendita di pezzi di una vettura in stato decente a prezzo vantaggioso.
Il certificato di rottamazione è un documento che viene rilasciato al proprietario dell’auto al momento della rottamazione. In questo modo il proprietario è escluso da ogni responsabilità civile, penale e amministrativa connessa alla proprietà del veicolo. L’obbligo del pagamento del bollo auto termina dal momento della data di consegna registrata nel certificato. L’assicurazione può essere interrotta o trasferita ad un altro veicolo.
Il Certificato di Rottamazione va conservato. In questo modo si può dimostrare di non essere più intestatari del veicolo, in caso di eventuali multe.