Cambiare la propria auto rappresenta una momento importante per ogni automobilista. Ma al netto della nostra voglia di cambiare e di metterci al volante di un modello nuovo, esiste un modo per capire se la nostra auto è davvero da cambiare? In effetti si ed è per questo motivo che abbiamo realizzato questa guida pratica per capire quando è il momento di cambiare la propria auto.
Ma prima di iniziare, occorre fare una premessa: tutte le auto sono soggette ad una svalutazione, che può essere più o meno forte a seconda del modello in questione. In media, comunque, un’auto perde circa il 20% del suo valore nei primi 12 mesi dall’acquisto. Da quel momento in avanti, può perdere fino al 10% ogni anno.
1. Cambiamenti significativi del modello
La maggior parte dei modelli evolvono nella generazione successiva ogni sei anni, mentre solitamente ogni due o tre anni vengono apportate piccole migliorie e modifiche superficiali con il cosiddetto restyling. Se quindi vuoi assicurarti il massimo in termini di dotazioni e avanguardia tecnologica con la minima spesa, fai una ricerca sulle auto che ti interessano, per vedere se si avvicinano al momento in cui andranno incontro a un cambiamento radicale. Nei periodi che precedono l’uscita del modello rivisto o della nuova generazione è meno raro trovare offerte convenienti, dato che sia i proprietari che i rivenditori staranno guardando ai nuovi modelli in arrivo.
Ricordati anche di tenere d’occhio il calendario. Alcuni periodi dell’anno sono migliori per trovare buone offerte su modelli di auto specifici. Consulta la guida di automobile.it per scoprire quando è il momento migliore per comprare una nuova auto.
2. Manutenzione sempre più frequente
Le auto oggi sono sempre più affidabili, ma mai infallibili. Nel mercato dell’automotive non si parla certo di obsolescenza programmata, ma in ogni caso dopo alcuni anni le visite dal meccanico diventano sempre più frequenti, in particolare quando la garanzia è scaduta. Anche la più meticolosa manutenzione preventiva difficilmente riesce ad arrestare l’usura generale, in particolare con un clima sempre meno prevedibile.
Ci si chiede quindi periodicamente: vale la pena riparare la vecchia auto o è meglio comprarne una nuova? In generale conviene confrontare i costi di manutenzione annuali più la svalutazione della tua auto per controllare se superano la probabile svalutazione di un’auto nuova. Quando si presenta questa eventualità, allora è davvero arrivato il momento di guardarsi intorno. Proprio per poter difendere al meglio la valutazione della propria auto usata è raccomandabile conservare tutti i documenti degli interventi di manutenzione che hai eseguito sulla tua auto.
3. Se la tua auto ha avuto un incidente
È impossibile misurare la probabilità di incorrere in un incidente, ma raramente, quando questi accadono, l’auto ne esce veramente illesa. Se la tua auto ha avuto un incidente e le riparazioni non sono state eseguite da un professionista certificato, potrebbe non essere più così sicura per te e per la tua famiglia. Un’auto riparata male non è pericolosa solamente in caso di un altro incidente, ma può incidere negativamente anche su chilometraggio, prestazioni e maneggevolezza. Per qualsiasi riparazione che vada oltre un intervento superficiale, di norma è meglio essere prudenti. Prendi in considerazione se passare a un’auto usata, in quanto questa dovrà passare delle procedure di controllo rigorose prima della
4. Cambiamenti nello stile di vita
Può accadere che il proprio stile di vita cambi, per esempio quando c’è un bambino in arrivo, e allora una cabrio o una citycar a due posti può diventare scomoda e insufficiente per le esigenze quotidiane. In questo caso, dai un’occhiata alla sezione sulle auto familiari di automobile.it, dove potrai trovare centinaia di potenziali auto perfette per viaggiare con la famiglia. Altri cambiamenti che hanno un impatto sulle nostre abitudini automobilistiche sono ad esempio il trasferimento dalla città alla provincia e viceversa oppure una nuova occupazione che richiede maggiori o minori spostamenti Potremmo avere bisogno di un auto che è più facile da parcheggiare o che sia particolarmente efficiente. Le soluzioni elettriche sono poi particolarmente adatte alla guida in città.
Tornando ai fattori famigliari, poniamo che i bambini nel frattempo siano cresciuti e abbiano abbandonato il nido. Forse quella monovolume parcheggiata nel vialetto di ingresso potrebbe lasciare spazio a qualcosa di più compatto ed economico, magari proprio a un’auto elettrica o ibrida. E infine, per chiudere il cerchio, perché non tornare a quella decappottabile? Puoi guardare le auto cabrio disponibili su automobile.it per trovare quella che fa per te. Qualunque sia la motivazione dietro a questa scelta, vorrai massimizzare il potenziale di investimento della tua vecchia auto. Se hai preso la tua decisione, leggi la nostra guida su come negoziare la vendita della tua auto usata. Una volta considerate tutte queste informazioni, potrai stabilire con sicurezza se è davvero il momento di vendere la tua automobile. Se lo è, comincia il tuo viaggio per trovare la tua nuova auto con automobile.it.
5. Chilometraggio
In generale, un’automobile può restare in condizioni efficienti per circa 250.000 km. Più ci si avvicina a questa cifra, però, più gli interventi di manutenzione si fanno frequenti. Eppure non basta considerare il numero di chilometri per avere un’idea delle condizioni reali di un’auto. Un ruolo importante è infatti giocato dalle abitudini di guida, dall’assenza di guasti importanti e dalla buona qualità delle riparazioni. Se l’uso del veicolo si riduce a quello famigliare, con brevi tragitti quotidiani e pochi viaggi lunghi, il veicolo manterrà probabilmente una buona resa più a lungo. Viceversa, se l’auto viene spesso usata per tragitti lunghi è più probabile che si usuri in fretta.
6. Alimentazione dell’auto
Il tipo di alimentazione dell’auto incide fortemente sulla sua progressiva usura. Se si opta per un benzina, si può aspirare ad arrivare fino ai 300.000 km. Se si tratta però di auto di piccola cilindrata la durata può ridursi fino a 150.000 – 180.000 km. Scegliendo un propulsore diesel si potrà ambire a una durata di circa 400.000 km – 500.000 km. Diventano quindi la scelta migliore se si percorrono spesso molti chilometri. Anche qui, la durata del motore diesel dipende dalla cilindrata e può scendere fino a 300.000 km per le cilindrate più piccole.
7. Classe ambientale
Visto che sempre più spesso i regolamenti nazionali e cittadini impediscono alle auto più inquinanti di circolare, soprattutto in percorsi urbani, è necessario tenere conto della classe ambientale della propria auto per sapere quando cambiarla. Progressivamente, gli Euro 0, 1, 2, 3, 4 e 5 saranno sempre meno liberi di circolare. Potrebbe, di conseguenza, diventare necessario l’acquisto di un’auto nuova, magari con un motore elettrico, per non pensarci più.